Genova, 6 maggio 2019 – Una delle complicanze più comuni della chemioterapia è la caduta dei capelli, tecnicamente denominata ‘alopecia’. Per quanto si tratti di un evento temporaneo che regredisce dopo la sospensione del trattamento, per le donne esso ha un forte impatto negativo ed aggrava il distress psicologico dovuto alla malattia.
La Breast Unit dell’Ospedale Policlinico San Martino, grazie alla collaborazione dell’Associazione ‘PERLADONNA’, della ‘Cancro Primo Aiuto Onlus’ e con il contributo incondizionato di una fondazione genovese, è lieta di poter attivare due progetti sinergici finalizzati a ridurre l’impatto psicologico dell’alopecia aiutando le donne ad affrontare con minor disagio il percorso di cura.
Il progetto prevede l’apertura di un punto di ascolto dell’Associazione ‘PERLADONNA’ in spazi messi a disposizione dal Policlinico nell’atrio del nuovo Day Hospital Onco-Ematologico del San Martino Cancer Center. Qui opereranno volontarie che, oltre a rilevare i bisogni delle pazienti e a presentare i servizi dell’associazione, introdurranno il progetto ‘Parrucche’, condotto in partnership con la ‘Cancro Primo Aiuto Onlus’.
Si tratta di un progetto già attivo in diversi altri ospedali italiani e consiste nella fornitura assolutamente gratuita di una parrucca che la donna potrà scegliere direttamente presso il punto di ascolto.
Accanto a questa iniziativa e grazie alla generosità di una fondazione genovese che ha chiesto di mantenere l’anonimato, sarà presto disponibile presso il Day Hospital Onco-Ematologico una innovativa strumentazione che, attraverso l’applicazione di cuffie refrigeranti, potrà prevenire l’alopecia nell’80% delle donne che effettuano determinati tipi di chemioterapia spesso utilizzati nel trattamento del tumore mammario.
La prof.ssa Lucia Del Mastro, coordinatrice della Breast Unit del Policlinico San Martino, dice che: “Ogni anno nella nostra Regione 1.700 donne si ammalano di carcinoma mammario. Oggi tutte queste donne vengono trattate all’interno delle Breast Unit, il cui compito non è curare il cancro, ma le donne con cancro. Questo significa farsi carico anche di tutte le conseguenze che il trattamento del tumore comporta, tra le quali la caduta dei capelli che certamente è quella con il maggior impatto psicologico”.
“Credo che il valore più importante di questo progetto sia nella sussidiarietà – dice Giovanni Ucci, Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico San Martino – vale a dire nell’alleanza, in questa come in altre situazioni, tra associazioni di volontariato e Policlinico per progettare e realizzare servizi nel miglior interesse dei pazienti. Le associazioni sono un bene prezioso non solo per il supporto economico ma per il contributo di idee e di entusiasmo che il volontariato è in grado di offrire. Nel ringraziare l’associazione ‘PERLADONNA’ e la ‘Cancro Primo Aiuto Onlus’per aver reso possibile queste iniziative, mi permetto di estendere un pensiero riconoscente anche a tutte le altre associazioni di volontariato che quotidianamente ci aiutano a migliorare il nostro servizio ai pazienti”.