Ravenna, 11 aprile 2019 – È partita la campagna straordinaria dell’Ausl Romagna di chiamata attiva di giovani e adulti per la vaccinazione contro il morbillo. Continuano, infatti, a verificarsi casi di morbillo nel territorio provinciale di Rimini dove, da dicembre, è in corso un focolaio epidemico che ad oggi ha coinvolto 36 persone. Anche a Ravenna dall’inizio dell’anno sono stati registrati 8 casi di malattia, apparentemente non correlati né fra di loro né al focolaio riminese.
Gli interventi di sanità pubblica messi tempestivamente in campo a Rimini per il contenimento del focolaio sono stati di efficacia limitata, a causa della bassa adesione dei contatti suscettibili alle misure di profilassi vaccinale post-esposizione,perché di convinzioni contrarie alle vaccinazioni (cosiddetti no-vax), fattore che ha portato negli anni a creare ampie sacche di popolazione non protetta per questa malattia.
Nell’ottica di aumentare il numero di persone vaccinate in tutta la Romagna, l’Ausl ha dato il via, come peraltro recentemente annunciato, ad una campagna di chiamata attiva per la vaccinazione nelle persone adulte che, se non già vaccinate e se non immunizzate in altro modo, potranno recarsi presso gli ambulatori Ausl dei vari territori per vaccinarsi gratuitamente.
Le politiche di recupero vaccinale messe in atto a seguito della legge regionale dell’Emilia Romagna e del decreto Lorenzin, hanno coinvolto minori in età scolare e operatori sanitari, aumentando in maniera significativa i tassi di copertura per questi target , ma lasciando sostanzialmente inalterati i bassi tassi di copertura dei giovani adulti. In Italia, infatti, il vaccino antimorbillo è disponibile dal 1976 e solo dagli anni ‘90 le percentuali di copertura hanno iniziato ad essere più significative, proteggendo i bambini. Di qui la campagna straordinaria di vaccinazione antimorbillosa rivolta agli adulti.
Negli ambiti territoriali di Forlì, Cesena e Ravenna, i Servizi stanno inviando una lettera di invito alle persone nate tra il 1980 e il 1989 (partendo dai nati nel 1989) per le quali non risulta in anagrafe vaccinale alcuna dose di vaccinazione antimorbillosa. La lettera conterrà una illustrazione della malattia e delle sue complicanze e i vantaggi individuali e collettivi della vaccinazione nonché, ovviamente, le indicazioni pratiche per l’accesso tramite prenotazione CUP. Sono finora state inviate 650 lettere di invito (250 a Ravenna e, 200 a Forlì, 200 a Cesena).
In considerazione delle caratteristiche del focolaio epidemico tuttora attivo, nella provincia di Rimini le misure sono leggermente diverse e più ampie. Il focolaio riguarda infatti prevalentemente soggetti tra i 17 e i 20 anni per cui gli inviti si rivolgeranno prioritariamente a queste fasce di età.
La Pediatria di Comunità, in aggiunta agli inviti già inviati a norma delle recenti leggi, sta inviando lettere di invito a tutti i minori non vaccinati, sia a coloro che, essendo ricompresi nelle età dell’obbligo, sono stati ripetutamente invitati ma sono tuttora inadempienti, sia ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni, che sono usciti dall’obbligo vaccinale, per un numero complessivo di 3.663 lettere di invito i due terzi dei quali già spedite. Nelle lettere si forniscono informazioni sulla malattia e sul vaccino e si invitano le famiglie a rivolgersi agli ambulatori vaccinali della Pediatria di Comunità , nei normali orari di apertura, senza necessità di prenotazione.
Il Servizio Igiene Pubblica, che si occupa degli adulti, ha già inviato le prime 1.700 lettere a persone con età superiore ai 18 anni partendo dai nati nel 2001. Anche queste lettere contengono una illustrazione della malattia e le istruzioni per l’accesso alla vaccinazione che può essere libero, senza bisogno di appuntamento, tutti i mercoledì dalle 9.00 alle 18.00 presso la sede di Rimini del Servizio Igiene Pubblica di Via Coriano, oppure, in giornate e sedi diverse, su appuntamento tramite prenotazione CUP.
La vaccinazione, gratuita, è trivalente, cioè protegge contro morbillo, parotite e rosolia. Consiste in due dosi di vaccino inoculato per via intramuscolare, a distanza di almeno 4 settimane una dall’altra, e conferisce una protezione elevata e duratura nei confronti delle tre malattie. La pregressa immunità, naturale o vaccinale, per una o più di queste malattie non è una controindicazione alla vaccinazione.
Vale la pena ricordare che il morbillo ha di norma un decorso più serio negli adulti rispetto ai bambini e la malattia si può accompagnare a complicanze quali otiti, polmoniti, laringotracheobronchiti ed encefaliti. Anche se molto raramente(in 1 caso ogni centomila), a seguito dell’infezione morbillosa si può sviluppare, diversi anni dopo l’infezione, una panencefalite sclerosante subacuta come conseguenza tardiva della malattia, con un decorso molto serio.
“È evidente – evidenzia la dottoressa Raffaella Angelini, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna – come la vaccinazione rappresenti un presidio fondamentale per la protezione dei singoli e della collettività. A fronte di una situazione molto difficile, in particolare in Romagna, abbiamo dunque deciso di attivare queste misure straordinarie, anche con l’obiettivo di avvicinarci, per quanto possibile alla soglia della cosiddetta ‘immunità di gregge’ grazie alla quale si possono proteggere anche quelle persone che, affette da alcune patologie, non sono nelle condizioni di potersi vaccinare e che, in questa situazione, sono fortemente a rischio”.