Prende il via il nuovo Centro di Chirurgia Miniinvasiva della Colonna che, grazie alla presenza di un’équipe dedicata e altamente specializzata, si pone all’avanguardia nella cura delle patologie che interessano la colonna vertebrale
Castellanza, 8 maggio 2015 – Ernia del disco cervicale, lombare e dorsale. Queste sono alcune patologie trattate in Humanitas Mater Domini dal nuovo Centro di Chirurgia Miniinvasiva della Colonna, avvalendosi delle più innovative metodiche chirurgiche. Colpisce praticamente tutti almeno una volta nella vita: si tratta del mal di schiena. A volte se ne soffre in forma sporadica, altre volte invece il dolore si presenta in modo ricorrente e più o meno acuto.Il dolore muscolo-scheletrico è, dunque, un male comune ed influisce sulla qualità della vita, tanto da essere considerato la principale causa di visita medica dopo la malattia cardiovascolare. Questo problema è spesso legato alla patologia degenerativa del disco e, quando il dolore persiste in modo importante e sono presenti anche deficit neurologici, si presenta la necessità di ricorrere all’intervento chirurgico.
Una tecnica innovativa e alternativa agli interventi tradizionali, è la chirurgia endoscopica della colonna (full endoscopy spine surgery) o chirurgia microchirurgica mini-invasiva. Tecnica ancora ad appannaggio di poche strutture ospedaliere, a partire dal mese di maggio sarà eseguita anche in Humanitas Mater Domini.
Prende, infatti, il via il nuovo Centro di Chirurgia Miniinvasiva della Colonna, il cui responsabile è il dott. Carlo A. Todaro, specialista in neurochirurgia e Vicepresidente della Federazione Mondiale di chirurgia spinale mininvasiva (World Federation of Minimaly Invasive Spine Surgery).
Grazie alla presenza di un’équipe dedicata e altamente specializzata, il Centro si pone così all’avanguardia per la cura delle patologie che interessano la colonna vertebrale, il midollo e i nervi spinali.
“La chirurgia spinale mini-invasiva è una nuova tecnica chirurgica con la quale si possono trattare tutte le patologie della colonna vertebrale, sia quelle del tratto cervicale, che dorsale e lombosacrale. Per il paziente, i vantaggi sono molto importanti: ferite e cicatrici poco visibili, ridotti tempi di intervento e degenza, tempi di recupero lavorativo, dell’attività fisica e sportiva di una o due settimane”, spiega il dott. Todaro.
Prima di ricorrere all’intervento, si è soliti affrontare la patologia con terapie farmacologiche e riabilitative. Proprio in quest’ambito ricade anche un’altra importante novità del Centro: l’ozonoterapia, che ne risolve in modo biologico e biomeccanico tutti gli aspetti.
Il trattamento consiste nell’iniezione di una miscela d’Ossigeno-Ozono medicale (in concentrazione e quantità determinata) nel disco intervertebrale, realizzando la cosiddetta “discolisi”. A tale puntura possono seguire alcune sedute di ozonoterapia, con iniezione nei fasci muscolari paravertebrali, che si eseguono in ambulatorio.
Poiché il contorno discale è ricco di doppi legami di Zolfo, l’Ozono agisce disgregando tali legami e riducendo il volume del disco. Grazie all’ozono avviene, inoltre, una seconda azione rigenerante che si definisce “rivascolarizzazione peridiscale”, ossia si riporta a nuova vita il disco che risulta così ossigenato e nutrito direttamente per via ematica.
Molti sono dunque i vantaggi per il paziente:
- innocuità assoluta (si usa Ossigeno e quindi non si possono verificare allergie);
- mancanza di controindicazioni;
- nessuna limitazione nelle indicazioni terapeutiche;
- altissima percentuale di guarigione (oltre il 90%);
- nessuna necessità di presidi ortopedici;
- nessuna necessità di riposo (il movimento agevola la guarigione);
- recidive molto basse.
fonte: ufficio stampa