Mercoledì 13 maggio la tiroide sarà al centro di un approfondimento
Ferrara, 7 maggio 2015 – Non tutti sono a conoscenza del fatto che Ferrara detiene il triste primato, come già accade per il tumore della mammella e del colon, di occupare il primo posto in Italia per incidenza di tumori tiroidei. Da qui l’importanza di dedicare particolare attenzione al trattamento chirurgico dei tumori tiroidei attraverso il corso “Monitoraggio nervoso intraoperatorio di tipo continuo in chirurgia tiroidea”, che si terrà il 13 maggio dalle ore 8.00 alle ore 14.30 presso il Modulo Dipartimentale di Chirurgia Senologica e Radioguidata a Cona diretto da Paolo Carcoforo.
Perché tanto interesse per il trattamento chirurgico dei tumori alla tiroide?
“Perché il trattamento chirurgico – mette in evidenza il chirurgo – si sta arricchendo, rispetto al passato, di nuove tecnologie utili a migliorare la qualità della terapia in senso oncologico, riducendo le complicanze per i pazienti”.
Quali sono queste novità a cui fa riferimento?
“Da un paio d’anni eseguiamo gli interventi di tiroidectomia con la metodica video-assistita, che consente di praticare un’incisione chirurgica molto piccola sul collo (non più di 3 cm) ed ottenere un migliore risultato estetico. Da tre anni utilizziamo il monitoraggio nervoso intraoperatorio intermittente (NIM) per cercare di ridurre l’incidenza di complicanze postoperatorie, di cui questo intervento è gravato. Mi riferisco alla possibile alterazione della voce che si potrebbe riscontrare dopo l’esecuzione di questi interventi, a causa di un danno ai nervi che controllano il movimento delle corde vocali”.
Il corso parla però di monitoraggio nervoso intraoperatorio (NIM) di tipo continuo. Qual è la differenza tra quello intermittente e quello continuo?
“Il monitoraggio nervoso intraoperatorio di tipo intermittente (NIM) consente di controllare la funzione dei nervi che fanno muovere le corde vocali, ma è il chirurgo che esegue la manovra quando lo ritiene opportuno. Nel monitoraggio nervoso intraoperatorio di tipo continuo (NIM-APS), invece, la verifica della conservazione della funzionalità dei nervi viene eseguita direttamente dallo strumento ed in modo continuo per tutta la durata dell’intervento. Non solo, ma in questo caso, e solo con questa metodica, si può avere un’informazione immediata del possibile rischio che una determinata manovra chirurgica comporta per il nervo. Il chirurgo viene quindi informato prima che il danno possa verificarsi e, cambiando strategia, può evitarlo”.
Perché è stata scelta Ferrara come sede dove organizzare questo corso?
“Perché siamo stati i primi in Italia ad utilizzare questa tecnica come pratica di routine, applicandola su più di 100 nervi laringei ricorrenti (questo il nome dei nervi che controllano i movimenti delle corde vocali). Mi riferisco naturalmente al monitoraggio nervoso di tipo continuo, non certo a quello intermittente che è abbastanza diffuso ormai. Di questo corso si terranno tre edizioni ogni anno, fino a quando la metodica non sarà così diffusamente applicata da poter essere insegnata nei vari centri chirurgici e non più solo a Ferrara”.
Di seguito la locandina del Corso:
fonte: ufficio stampa