Roma, 5 marzo 2019 – Prevenzione a tutto tondo e per tutti quella prevista a Roma il 14 marzo in occasione della Giornata Mondiale del Rene. È così che la celebrano cardiologi e nefrologi, nello stesso giorno a Congresso nella Capitale. Sarà mobilitato un team di medici dalle 10.00 alle 16.00, a Piazza del Popolo, supportati dalla Croce Rossa Italiana.
La popolazione sarà invitata ad un controllo della funzionalità renale di base: analisi delle urine mediante stick, consulto con il nefrologo e misurazione della pressione arteriosa costituiranno il primo passo, salvo essere indirizzati ad una ecografia renale nel caso in cui i nefrologi individuino un particolare sospetto diagnostico.
Il tema della Giornata Mondiale del Rene quest’anno è la disponibilità di cure nefrologiche diffusa su tutti i territori.
La malattia renale cronica colpisce circa del 10% della popolazione generale (fino al 40% degli anziani) ed è una delle prime cause di morte in Italia. 850 milioni di persone nel mondo hanno una malattia renale e le forme croniche rappresentano la 6a causa di morte con circa 2,4 milioni di vittime ogni anno, mentre le forme acute (AKI) sono responsabili di 1,7 milioni di decessi.
“Eppure la malattia renale ed i suoi fattori di rischio non sembrano essere una priorità nelle programmazione sanitaria nazionale: basti pensare che la rete italiana dei reparti di Nefrologia è prossima ad un drastico sfoltimento a seguito della revisione dell’offerta sanitaria ospedaliera prevista secondo la Legge Balduzzi (decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, Convertito in legge 8 novembre, n. 189)” spiega il dott. Fulvio Floccari, Dirigente Medico della UOC Nefrologia ASL RM4 e Consigliere dell’Associazione Italiana di CardioNefrologia.
“Tale revisione della rete nefrologica chiuderà molte Unità Operative, ad oggi presenti capillarmente nella provincia italiana, e le riorganizzerà solo negli ospedali più grandi (quelli con bacini di utenza superiore a 600.000-1.200.000 abitanti). Tale misura comporterà una oggettiva difficoltà per il malato di reni ad incontrare lo specialista nefrologo in una fase precoce di malattia e ridurrà la Nefrologia italiana ad una rete locale di centri emodialisi (chiamati a gestire i malati nei quali la malattia ha ormai compiuto la sua storia naturale, privando completamente i pazienti della funzionalità renale) e ad una serie di hub dove verranno concentrate le risorse, ad inesorabile distanza dal malato”, prosegue Floccari.
Quest’anno, la Giornata Mondiale del Rene si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sul crescente carico di malattie renali in tutto il mondo e sulla necessità di strategie per la prevenzione e la gestione delle malattie renali.
“È opportuno che le malattie renali siano sotto la lente delle patologie acute e croniche, un passaggio che passa in maniera obbligata attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la prevenzione per tutti – sottolinea il dott. Luca Di Lullo, Responsabile Scientifico del Congresso Cardionefrologia 2019 – In particolare, il tema di quest’anno del World Kidney Day invita tutti a sostenere misure concrete in ogni paese per migliorare la salute renale come incoraggiare e adottare stili di vita salutari (accesso all’acqua pulita, esercizio fisico, alimentazione sana, controllo del tabagismo). Molti tipi di malattie renali infatti possono essere prevenute, ritardate e/o tenute sotto controllo quando sono adottate misure di prevenzione adeguate”.
Tra le strategie: effettuare uno screening per le malattie renali come intervento primario di assistenza sanitaria, incluso l’accesso a strumenti di identificazione (ad es. Esami delle urine e del sangue). Lo screening di popolazioni a rischio e la diagnosi precoce consentono non solo di prevenire o ritardare le malattie renali allo stadio terminale ma anche di ridurre il pesantissimo carico di invalidità e mortalità che ne discende.
Assicurare che i pazienti con malattie renali ricevano prontamente i servizi sanitari specialistici di cui hanno bisogno è non solo un gesto prezioso a difesa della salute del singolo, ma anche un intervento di inestimabile valore sociale, che evita ai singoli pazienti la necessità di far fronte a spese mediche da erogatori privati ed al Paese di sostenere gli immani costi di patologie che si complicano per ritardi nell’offerta delle cure.
Programma della Giornata Mondiale del Rene a Piazza del Popolo:
- misurazione della pressione arteriosa, del peso corporeo e della circonferenza addominale;
- esecuzione di un esame estemporaneo delle urine mediante stick (proteinuria, ematuria, leucocituria, ketonuria, peso specifico, nitriti, urobilinogeno, pH, glicosuria, bilirubinuria)
- colloquio con lo specialista Nefrologo e raccolta di una sintetica scheda anamnestica;
- ecografia renale per i casi selezionati dal Nefrologo in sede di colloquio.
A svolgere le procedure Nefrologi volontari, messi a disposizione delle UOC Nefrologia del Lazio