Pisa, 28 febbraio 2019 – Le imprese manifatturiere e gli investimenti in tecnologia, come misurare il rapporto costi benefici? È il tema portante dell’intervento tenuto nei giorni scorsi da Lino Cinquini, docente all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna nell’ambito della prima edizione del Forum del Software Industriale organizzato da Anie Automazione Gruppo Software in collaborazione con Messe Frankfurt Italia, che si è tenuto a Milano per approfondire come le imprese manifatturiere possono beneficiare dall’ adozione delle tecnologie abilitanti la digital transformation.
Sono stati presentati alcuni risultati dello svolgimento del progetto “L’evoluzione dei Cost & Performance Management Systems per le sfide di cambiamento e di competitività nelle PMI manifatturiere Italiane”, condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università di Firenze e l’Università di Pisa e finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nell’ambito del finanziamento PRIN 2015 (Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale), che ha l’obiettivo di evidenziare il ruolo che i sistemi di misurazione dei costi e delle performance aziendali (Cost & Performance Management Systems- CPMS) possono svolgere nel trasformare le sfide della servitization in opportunità di crescita e miglioramento per le imprese.
In particolare, in collaborazione con ANIE i tre poli universitari stanno elaborando un modello di stima del ROI (Return on Investment) che permetterà, attraverso la misura di numerosi indicatori, di valutare l’impatto sull’economia dell’impresa dell’investimento nelle nuove tecnologie digitali.
Si tratta di uno strumento utile, in quanto una maggiore consapevolezza del ritorno di questi investimenti può spingere maggiormente verso trasformazione digitale. Servono infatti modelli di misurazione, anche in termini monetari, che consentano a imprenditori e manager di quantificare il ritorno di questo tipo di investimenti.
Non c’è dubbio che le nuove tecnologie danno risultati in termini di efficienza, qualità, riduzione dei tempi, ma è fondamentale riuscire a convertire questi indicatori anche in indicatori monetari. Attualmente è in corso la sperimentazione del modello in alcune aziende pilota.