Udine, 22 novembre 2018 – Sì alle vaccinazioni come arma di prevenzione e di protezione della salute collettiva. Sì alla vaccinazione antinfluenzale. L’Ordine dei Medici di Udine ha voluto rendere pubbliche le immagini che immortalano i camici bianchi mentre viene loro somministrato il vaccino da parte dei colleghi.
“Questo nostro esempio visivo vale più di mille parole e di mille sollecitazioni”, dichiara il Presidente dell’Ordine, Maurizio Rocco.
Tempo fa, qualcuno aveva accusato la categoria per la bassa adesione minacciando anche sanzioni contro i medici. Si ricorda, per sgombrare ogni dubbio, che la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per i medici, come del resto per chi lavora a stretto contatto con le persone, ma non è obbligatoria, pertanto non potranno essere introdotte né applicate sanzioni contro quel medico che decide di non sottoporsi al vaccino antinfluenzale.
Ad ogni modo, la raccomandazione è sacrosanta, per questo l’Ordine dei Medici è sceso in campo dimostrando il buon senso. Tutti i componenti del Consiglio, Presidente incluso, risultano vaccinati contro l’influenza.
Campagna VaccinarSì
Con la campagna “VaccinarSì” lanciata a Udine l’Ordine vuole assegnare un posto d’onore al valore sociale della pratica vaccinale. In una comunità in cui la maggioranza degli individui risulta vaccinata, anche i soggetti che non possono essere vaccinati (perché troppo piccoli, perché hanno malattie o effettuano terapie che impediscono di essere vaccinati), saranno protetti.
In questo senso la vaccinazione è sì un’opportunità di salute e un diritto per il singolo, ma anche un atto di responsabilità e di dovere civico grazie al quale si possono migliorare gli standard di salute di tutta la nostra comunità.
L’introduzione delle vaccinazioni ha consentito nel tempo di modificare radicalmente lo stato di salute delle popolazioni nel mondo. Grazie ad esse sono state evitate così tante morti e disabilità da rendere paragonabile il beneficio delle vaccinazioni sulla salute a quello della disponibilità dell’acqua potabile.
Le raccomandazioni
L’influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità, che in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di contrarre gravi complicanze influenzali, come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti.
Per questi motivi viene raccomandato l’avvio tempestivo della vaccinazione a tutte le persone di età pari o superiore ai 65 anni, ai pazienti a rischio (il cui elenco è contenuto nella circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2018-2019”, elaborata dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria) e agli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione influenzale.
Si ricorda, inoltre, l’importanza della vaccinazione nelle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, offerta gratuitamente. L’Organizzazione mondiale della sanità nel suo position paper più recente sull’influenza ritiene, infatti, le donne in gravidanza il più importante dei gruppi a rischio per se stesse e per il feto.