Roma, 11 ottobre 2018 – La chirurgia plastica aiuta a condizionare favorevolmente la cura contro il melanoma; aumenta la sopravvivenza e la funzionalità degli arti in seguito ad eventi traumatici; è fondamentale per migliorare la cicatrizzazione in pazienti difficili come gli anziani e i diabetici, riducendo il rischio di amputazioni.
Lontano dal vecchio cliché della “Specialità della vanità”, la chirurgia plastica si rivela per quello che è nella sua accezione più moderna e scientifica in occasione del 67° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE: una disciplina che migliora la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti.
Principale appuntamento scientifico per la specialità in Italia, il congresso nazionale SICPRE ritorna a Roma dopo 19 anni, trasformando la capitale nella capitale della chirurgia plastica, grazie alla partecipazione di circa 700 chirurghi plastici e delle principali aziende del settore.
In “tandem” con l’ortopedia, la dermatologia e l’oncologia
“Negli ultimi anni abbiamo assistito a una profonda trasformazione – spiega Paolo Palombo, presidente del congresso nazionale SICPRE – Studi alla mano, la chirurgia plastica ha dimostrato di fare la differenza in ambiti un tempo inimmaginabili, come l’ortopedia post-traumatica. Fino a qualche anno fa il chirurgo plastico veniva coinvolto in un secondo momento. Poi i casi clinici hanno dimostrato che per favorire la sopravvivenza e la funzionalità di un arto traumatizzato viti e bulloni non bastano, perché senza l’adeguata ‘copertura’ in termini di tessuti molli quell’arto è destinato alla necrosi. Ortopedici e chirurghi plastici hanno così imparato a lavorare insieme dall’inizio, applicando i più raffinati principi micro-chirurgici per assicurare al paziente la migliore qualità della vita”.
Focus sulla qualità della vita anche per pazienti che presentano una lesione al midollo spinale, con paraplegia e tetraplegia. Spiega Palombo: “Per poter stare sulla carrozzina, e non essere costretti a letto, queste persone hanno bisogno di periodici trattamenti. Il chirurgo plastico crea dei cuscinetti nelle regione dei glutei, evitando perdite di sostanza che comprometterebbero l’integrità della parte”.
Mutatis mutandis, l’intervento del chirurgo plastico è determinante anche nella cura del melanoma, che è il più frequente tumore giovanile e fa registrare nella sola Italia 7.000 nuovi casi ogni 12 mesi.
“Il chirurgo plastico conosce bene il sistema linfatico dice ancora Palombo – E quando si tratta di asportare un melanoma, questa competenza è fondamentale”. Infatti, un’errata escissione potrebbe compromettere l’identificazione del linfonodo sentinella o addirittura indirizzare le potenziali metastasi verso stazioni linfonodali diverse da quelle prevedibili. “In sostanza – sintetizza Palombo – procedere senza la dovuta competenza e accortezza può rendere più difficili le cure, e di conseguenza comprometterle”.
Più tradizionale il “tandem” con l’oncologo nella chirurgia della mammella, dove il lavoro in parallelo consente in alcuni casi di ricostruire il seno durante lo stesso intervento demolitivo, risparmiando alla paziente il trauma della mutilazione e una seconda operazione.
“Oltre a ripristinare le forme venute meno in seguito all’intervento oncologico – riprende Palombo – le conquiste della chirurgia plastica si sono rivelate utili anche nella lotta al dolore cronico che spesso segue all’intervento di mastectomia, compromettendo la qualità di vita della paziente”.
Il lipofilling, cioè l’auto-trapianto di grasso, ha dimostrato di ridurre in modo molto notevole la cosiddetta PMPS, Post Mastectomy Pain Syndrome. Come avviene il trattamento? Si trasferisce nella cicatrice lasciata dall’intervento oncologico una piccola quantità di grasso della paziente stessa. E questo, grazie alle cellule staminali adulte che contiene, attiva un processo di rigenerazione anche sulle terminazioni nervose rimaste ‘intrappolate’ nella cicatrice lasciata dall’intervento oncologico, riducendo il dolore.
Il 67° Congresso Nazionale SICPRE
Il 67° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE, presieduto da Paolo Palombo, si tiene presso il Rome Marriott Park Hotel dall’11 al 13 ottobre 2018. La SICPRE raccoglie la maggioranza dei chirurghi plastici italiani, per i quali il Congresso Nazionale costituisce il principale appuntamento scientifico dell’anno.
Nella tre giorni di Roma sono previste sessioni di lavoro sui principali temi della Specialità (dalla mastoplastica additiva alla rinoplastica, dalla ricostruzione mammaria alla chirurgia sugli ex-obesi), trattati dai massimi esperti italiani con il contributo di specialisti di altre discipline.