Catania, 23 luglio 2018 – “Non possiamo che accogliere positivamente tempestivo intervento del ministro della Salute, la catanese Giulia Grillo, che dopo l’ultimo grave fatto accaduto all’interno di un pronto soccorso, con l’aggressione ad una dottoressa, ha annunciato la presentazione di un disegno di legge per l’inasprimento delle pene a chi si rende autore di simili gesti.
È ciò che chiediamo a gran voce da anni, perché coloro che danno vita ad episodi di violenza nei confronti dei medici e del personale sanitario negli ospedali e nelle guardie mediche non debbano rimanere impunito o condannato a pene irrisorie come avviene purtroppo ancora oggi.
Auspichiamo quindi l’attivazione di un’immediata corsia preferenziale in parlamento, perché il Ddl possa essere esaminato nelle sedi competenti ed approvato in tempi rapidi già alla riapertura dei lavori dopo la pausa estiva. Per quello che è diventato un vero e proprio dramma sociale, serve una risposta immediata poiché il tempo delle parole è ampiamente scaduto ed ora servono fatti concreti per evitare che in futuro accadano situazioni ancor più gravi che non vorremmo neanche immaginare.
Abbiamo visto come l’apprezzabile volontà da parte delle istituzioni regionali di rendere più efficienti e sicure le strutture ospedaliere, anche attraverso l’incremento del personale della vigilanza privata, non è bastata e, per questo, siamo convinti non ci sia più tempo da perdere nel mettere in campo misure forti e decisive.
Ci auguriamo un sussulto da parte dell’intera classe politica nei confronti di quello che ormai non è solo un problema catanese, siciliano, ma di livello e portata nazionale, ed invochiamo ancora una volta l’intervento del ministro dell’Interno perché vengano elevate le misure di sicurezza con il potenziamento del personale delle forze dell’ordine a supporto e l’invio temporaneo dell’esercito finché sarà necessario”.
Lo dichiarano i segretari regionali della Ugl sanità e della Ugl medici, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, che nei prossimi giorni chiederanno anche un intervento delle rispettive segreterie nazionali presso i ministeri competenti, a tutela dei lavoratori del comparto.