Settimana dell’immunizzazione, firmato a Bruxelles il Manifesto europeo sulla vaccinazione contro l’influenza

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La prof.ssa Susanna Esposito, presidente WAidid e membro del gruppo direttivo dell’Ue sulla vaccinazione antinfluenzale: “Un impegno comune per un traguardo importante dell’Europa, come già accade negli Stati Uniti”. Al via da oggi la Settimana europea dell’immunizzazione, 24-30 aprile 2018

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Bruxelles, 24 aprile 2018 – L’unione fa la forza. E oggi l’Europa lo ha dimostrato ancora una volta. È stato presentato a Bruxelles il primo Manifesto europeo sulla vaccinazione contro l’influenza, con cui il Gruppo Direttivo dell’UE chiede l’attuazione nei vari Paesi di politiche efficaci per aumentare le coperture vaccinali.

Di influenza si può morire. D’altronde i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano chiaro: ogni anno l’influenza colpisce il 5-10% della popolazione mondiale, provocando fino a 650.000 morti e dai 3 ai 5 milioni di casi gravi in tutto il mondo.

“Il Manifesto che abbiamo presentato oggi – interviene la prof.ssa Susanna Esposito, ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia e membro del Gruppo Direttivo dell’UE sulla vaccinazione antinfluenzale – è il frutto di un grande impegno a livello europeo per sensibilizzare i Governi a promuovere politiche vaccinali efficaci. L’influenza è una malattia da non sottovalutare, particolarmente pericolosa per i soggetti più a rischio di sviluppare gravi complicanze, come gli over 65, le persone con patologie croniche, le donne in gravidanza e i bambini. Siamo fiduciosi che questo sarà il primo di importanti passi avanti che l’Unione Europea farà da qui ai prossimi anni, dimostrando una politica coesa sull’importanza della vaccinazione contro l’influenza, così come accade già negli Stati Uniti”.

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Prof.ssa Susanna Esposito

Secondo una raccomandazione emanata dal Consiglio europeo nel 2009, tutti i Paesi avrebbero dovuto raggiungere un tasso di copertura vaccinale del 75% ma siamo ben lontani da questo traguardo, nonostante l’impegno della Commissione europea e del Parlamento europeo nel sostenere politiche di vaccinazione e nel promuovere la cooperazione tra i Paesi per eliminare le malattie prevenibili da vaccino.

Con il Manifesto sulla vaccinazione contro l’influenza, il Gruppo Direttivo ha delineato nuove azioni per aumentare le coperture vaccinali in Europa e richiesto ai Governi dei vari Paesi di promuovere e sostenere l’importanza della vaccinazione contro l’influenza, diffondendo conoscenza, consapevolezza e fiducia riguardo il ruolo dei vaccini.

“La vaccinazione antinfluenzale è una delle più grandi conquiste del secolo scorso – sottolinea Susanna Esposito – e rappresenta una delle misure più efficaci di sanità pubblica. Per quasi ottanta anni, il vaccino antinfluenzale ha protetto la popolazione mondiale dalle pandemie influenzali e ridotto il peso economico e sociale dell’influenza stagionale. La vaccinazione antinfluenzale svolge un ruolo chiave nella lotta contro la resistenza antimicrobica riducendo l’incidenza delle infezioni e l’uso di antibiotici. Risulta, quindi, fondamentale l’impegno da parte di tutti i Paesi Europei nell’aumentare i tassi di copertura vaccinale contro l’influenza e ridurre l’incidenza della malattia non solo nella nostra Europa ma anche a livello mondiale”.

E se la stagione influenzale per quest’anno può dirsi quasi conclusa, è tempo di pensare ai vaccini per la prossima. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti reso noto, recentemente,i ceppi raccomandati per la composizione del vaccino per l’inverno 2018-2019, a seguito della riunione del comitato tecnico che si tiene ogni anno a febbraio per decidere la composizione per l’emisfero Nord e a settembre per quello Sud.

Secondo le raccomandazioni il vaccino quadrivalente della prossima stagione dovrà contenere un ceppo di influenza A H1N1, uno di A H3N2 e due ceppi di influenza B, mentre il trivalente ne avrà uno solo.

Il Gruppo Direttivo europeo sulla vaccinazione contro l’influenza, che si è riunito per la prima volta a Bruxelles nel novembre 2017,è guidato dai copresidenti Françoise Grossetête, membro del Parlamento Europeo e dal prof. Thomas Szucs, direttore del Centro europeo di medicina farmaceutica dell’Università di Basilea ed è composto da altri otto rappresentanti, tra gruppi di pazienti, operatori sanitari e accademici.

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