La cultura medico-scientifica e le sue sfide. Festival della Scienza Medica a Bologna

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Bologna, 14 marzo 2018 – La quarta edizione del Festival della Scienza Medica, in programma a Bologna dal 3 al 6 maggio, sarà dedicata a “Il Tempo della cura”. Si rinnova l’appuntamento che vede protagonisti scienziati di fama internazionale, tra cui Premi Nobel, massimi esperti in diversi campi della ricerca e dell’innovazione, con l’ambizioso obiettivo di avvicinare e rendere accessibile al grande pubblico la cultura medico-scientifica e le sue sfide.

Il Festival – promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae. Musei nella Città, in collaborazione con l’Università di Bologna – che ha registrato un successo crescente nelle tre edizioni precedenti (50.000 presenze solo nel 2017), si prepara a una nuova edizione con oltre 50 eventi.

Tema e titolo di quest’anno è “Il tempo della cura”. I progressi della scienza medica hanno portato l’aspettativa di vita in molti Paesi occidentali a ottanta anni e oltre. Questo risultato è al tempo stesso conseguenza e causa di un’attenzione crescente per la salute e la cura. Alla medicina si chiede non solo di far vivere ancora più a lungo e di guarire, ma anche se non soprattutto di migliorare la qualità della vita da malati. “La lunga vita” – tema che ha inaugurato la prima edizione del Festival della Scienza Medica – presuppone dunque “Il tempo della cura”.

Tra gli ospiti dell’edizione 2018 del Festival ci saranno: i Premi Nobel May-Britt Moser, psicologa e neuroscienziata norvegese premiata nel 2014 per i suoi studi sul cervello umano e Robert Lefkowitz, Nobel per la Chimica nel 2012 per le scoperte sui recettori di membrana; i neuroscienziati Semir Zeki, pioniere della neuroestetica o ‘scienza del bello’ e Giulio Tononi e Chiara Cirelli della University of Wisconsin-Madison, eccellenze mondiali negli studi sul sonno e la coscienza; il virologo Roberto Burioni, in prima linea nella battaglia pro-vaccini; il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Roberta Siliquini; il chimico, divulgatore e saggista Dario Bressanini, l’oncologo Stefano Pileri, da oltre 35 anni voce autorevole nel campo delle emolinfopatologie; lo staminologo Michele de Luca, Direttore del Centro Interdipartimentale Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

E poi ancora l’immunologo Lorenzo Moretta, autore di studi pionieristici sulla lotta ai tumori attraverso le risposte immunitarie e vincitore del Premio Galilei 2017, uno dei più ambiti riconoscimenti culturali d’Europa; Marina Chiara Garassino, Responsabile della Struttura Semplice di Oncologia Medica Toraco Polmonare presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale di Tumori di Milano; l’infettivologo Claudio Viscoli, presidente della Società Italiana Terapia Antinfettiva; il neurofisiologo e massimo esperto mondiale di effetti placebo, Fabrizio Benedetti; e ancora Arnaldo Benini, emerito di neurochirurgia e neurologia all’Università di Zurigo, autore del saggio “Neurobiologia del tempo”; Luca Pani, medico, psichiatra e tra i più autorevoli farmacologi al mondo; Carlo Patrono, anch’egli farmacologo, vincitore del Grand Prix Scientifique de l’Institut de France, il più prestigioso riconoscimento mondiale in cardiologia.

Pietro Pietrini, psichiatra e direttore della scuola IMT Alti Studi di Lucca; Amedeo Santosuosso, Presidente del Centro di Ricerca Interdipartimentale European Centre for Law, Science and New Technologies (ECLT) dell’Università di Pavia; Giovanni Maria Flick, già Ministro di Grazia e Giustizia e Presidente della Corte Costituzionale, e  Fiorenzo Conti, Presidente della Società Italiana di Neuroscienze; Paolo Legrenzi, psicologo e accademico italiano, noto a livello internazionale per i suoi studi di psicologia cognitiva; Sergio Romagnani, Direttore del Centro di Eccellenza dell’Ateneo Fiorentino di Ricerca, Trasferimento e Alta Educazione per lo Sviluppo di Nuove Terapie “DENOVOthe”; Sergio Baldari, esperto in medicina nucleare; Mario Raviglione,  Professore Ordinario di Salute Globale presso l’Università di Milano e già Direttore del Programma Globale Tubercolosi all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a Ginevra dal 2003 al 2017; Claudio Franceschi, già professore ordinario di Immunologia presso le Università di Padova, Modena e Bologna, Carlo Salvarani, Direttore della Struttura Complessa di Reumatologia dell’Ospedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia; e molti altri.

Un importante contributo è stato dato dai Docenti dell’Ateneo Bolognese, componenti del Comitato Scientifico del Festival.

Il Festival dedicherà ampio spazio ai temi di attualità come le politiche vaccinali, le cure palliative e il fine vita; l’antibiotico resistenza, i nuovi successi nella lotta al cancro, il rapporto tra alimentazione, sport e salute; le malattie rare, la ricerca sulle cellule staminali, la medicina di genere e l’arrivo di cure sempre più personalizzate, efficaci e precise; ci sarà spazio per approfondimenti sulla cosiddetta medicina narrativa: il delicato tema del rapporto medico-paziente, ma anche la psicologia delle decisioni mediche e degli effetti sui pazienti.

Il programma prevede un focus dedicato all’innovazione e alla tecnologia, dalla gestione intelligente dei Big Data alla medicina rigenerativa, ma anche spazio per racconti sulla scienza medica e farmacologica, come l’appuntamento dedicato alla storia dell’acido acetilsalicilico, dall’antico Egitto ai giorni nostri, in un dialogo costante tra passato e futuro, nel segno del progresso che affonda radici in un sapere antico. Spazio anche per temi economici e legali: i costi delle terapie, il ‘peso globale’ odierno e futuro delle malattie, la responsabilità professionale dei medici.

Tornano gli ‘open days’ nelle principali strutture ospedaliere bolognesi e le ‘visite in corsia’, dedicate quest’anno alla chirurgia vascolare, alla radiologia interventistica e alla terapia intensiva e rianimazione.

Tutti gli eventi del Festival della Scienza Medica sono gratuiti e a ingresso libero fino ad esaurimento posti, salvo differenti indicazioni.

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