Arte e Neuroscienze, il bello del Cervello. Incontro con Philippe Daverio all’Istituto Besta

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Milano, 2 marzo 2018 – Nell’ambito delle iniziative ed eventi dedicati al cervello, alla sua cura e alla relazione con le arti che l’Istituto Besta organizza per celebrare il suo centenario, martedì 6 marzo, alle ore 18.30, al Museo Poldi Pezzoli si terrà un incontro con Philippe Daverio sul rapporto tra Arte e Cervello.

“All’interno del percorso sulle meraviglie del cervello che in questo 2018, anno del Centenario noi del Besta vogliamo condividere con Milano, l’espressione artistica rappresenta sicuramente un elemento importantissimo. A questo proposito ci è sembrato giusto come Istituto Neurologico Besta invitare nell’ambito delle celebrazioni del Centenario una personalità come Philippe Daverio, che è noto a tutti per la sua capacità di leggere l’arte nelle sue sfaccettature” sostiene Matilde Leonardi, Neurologa responsabile della unità Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità e coordinatrice per l’Istituto degli eventi del Centenario.

Si nasce artisti, o il cervello si educa a diventare artista? Oggi le scoperte e le ipotesi sulle capacità del cervello che vengono dal mondo delle neuroscienze impattano anche il campo dell’arte figurativa.

Arte e scienza possono trovare un terreno comune? Il neuroscienziato americano e premio Nobel Eric Kandel sostiene che la scienza può plasmare il nostro modo di assaporare le opere d’arte e aiutarci a comprenderne il significato. I progressi delle neuroscienze mostrano che la nostra vita mentale origina dall’attività del cervello.

Comprendere il funzionamento del cervello porta a una visione più ampia della realtà, dell’arte, ma anche della creatività aprendo nuove dimensioni al pensiero. Un’opera d’arte ci emoziona, ci commuove, ci lascia raramente indifferenti, un’opera d’arte attiva molto di più che l’area visiva. Bellezza e arte, secondo le recenti ricerche della neuroestetica sono ‘radicate’ nel cervello umano e ci permettono di “percepire-sentire-avvertire” l’esperienza estetica, l’opera d’arte.

“Il bello del cervello” è questo: se ne parlerà insieme a Philippe Daverio il 6 marzo, nella prestigiosa sede del Poldi Pezzoli che il bello lo conserva, lo studia, lo valorizza. Dopo l’incontro verranno inoltre presentate attraverso le parole dei neurologi Franceschetti e Rossi, neurofisiologi dell’Istituto Besta, alcune immagini del cervello, che è una struttura misteriosa e piena di sorprese, capace in ogni istante di affascinarci e sorprenderci.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, previa registrazione obbligatoria a: tel: 02.23942828, e-mail: stefania.guaetta@istituto-besta.it

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