Pisa, 28 febbraio 2018 – L’importanza dell’ospedale per le cure primarie e le buone pratiche per valutarne l’efficienza, sia in Italia sia nei Paesi in via di sviluppo. Sono i temi del convegno “Il ruolo dell’ospedale nella Primary Health Care – Realtà, esperienze e prospettive future”, organizzato a Pisa per venerdì 2 marzo da Medici con l’Africa Cuamm e dal Centro di Salute Globale della Regione Toscana, alla Scuola Superiore Sant’Anna (piazza Martiri della Libertà 33, aula magna, inizio ore 9.30).
Giunto alla sua terza edizione, l’appuntamento annuale di Medici con l’Africa Cuamm continua a voler promuovere la cultura della valutazione e della cooperazione sanitaria di qualità, creando un momento di confronto tra Ong, mondo accademico ed esperti, come nella tavola rotonda, dove interverranno anche i rappresentanti di Emergency, CCM, Fondazione Corti e World Friends. Sabina Nuti, responsabile del Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, presenterà il suo modello di valutazione degli ospedali, sviluppato in Italia, ma applicato a livello internazionale, e non mancheranno i confronti tra realtà mondiali. Previsti anche gli interventi del rettore Pierdomenico Perata, oltre che di Giorgio Marrapoldi, direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.
“Siamo convinti dell’importanza della valutazione – spiega don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – perché crediamo che per fare ‘del bene’ sia necessario farlo ‘bene’. Soprattutto oggi la gente sembra spaventata dall’Africa, la terra dove operiamo noi e le Ong invitate a partecipare al convegno. Penso però che l’unica via per superare questa diffidenza sia puntare proprio sulla cooperazione, investire sullo sviluppo, per fare di più e fare meglio, per un futuro migliore per tutti. Per questo da anni organizziamo questo appuntamento dedicato alla valutazione dei progetti, alla condivisione di indicatori e buone pratiche. Perché c’è bisogno di buona cooperazione, professionale e trasparente. Sono felice di tornare in Toscana, una regione che si è sempre dimostrata sensibile a questi temi”.
“Questo terzo appuntamento annuale rappresenta per il Centro di Salute Globale un ulteriore stimolo a impegnarsi sempre di più sul tema della valutazione come strumento di miglioramento – sottolinea Maria Josè Caldés, direttrice del Centro – e un’occasione per confrontarsi con gli altri attori della cooperazione sanitaria internazionale sulle metodologie più efficaci. Quest’anno è stata approfondita la riflessione grazie al coinvolgimento della Scuola Superiore Sant’Anna, per comparare modelli di analisi delle performance degli ospedali nel nostro sistema sanitario e in quelli dei paesi beneficiari dei progetti di cooperazione sanitaria internazionale”.
“Siamo felici di ospitare un convegno su un tema cruciale come la valutazione della performance in sanità – spiega Sabina Nuti, responsabile del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna – mettendo a confronto diverse esperienze internazionali. Dal 2004, il Laboratorio Management e Sanità coordina un sistema di valutazione della performance sanitaria per la Regione Toscana e allargatosi poi a 12 Regioni italiane. Questo sistema, basato sul confronto sistematico e trasparente, è utilizzato a livello regionale per supportare i processi di miglioramento continuo. Se le sfide da affrontare possono essere diverse tra le realtà, il confronto in sanità è fondamentale per capire dove e come migliorare i servizi e garantire la qualità, equità e sostenibilità delle cure”.