Milano, 8 febbraio 2018 – Si inaugura oggi a Milano, presso l’Ifom (Istituto Firc di Oncologia Molecolare), il Milan Summit on Precision Medicine, il primo convegno internazionale di Medicina di Precisione in ambito oncologico in Italia, promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, con il sostegno di Foundation Medicine.
“La Medicina di Precisione è il GPS della medicina moderna – spiega Giuseppe Curigliano, direttore Sviluppo Nuovi Farmaci per terapie innovative allo IEO, Professore all’Università Statale di Milano e ideatore del summit – perché sempre di più ci orienterà nella scelta della cura. Da qui a dieci anni saremo in grado di fare diagnosi precocissime grazie all’identificazione, con strumenti di Precision Medicine, dei soggetti ad aumentato rischio. Sul fronte della cura oggi sono 180 i farmaci molecolari mirati ‘precisamente’ ai geni alterati nel cancro, ma ci aspettiamo che questo numero triplichi entro il 2030”.
Al Summit, che durerà oggi e domani, partecipa un panel di esperti di livello mondiale, per discutere le applicazioni attuali e future della nascente disciplina e i requisiti essenziali delle tecnologie di sequenziamento del genoma, necessarie per sfruttarne il potenziale (Next Generation Sequencing). L’obiettivo è sviluppare la cultura della medicina di precisione e contribuire a creare una piattaforma genomica nazionale, su modello di quella inglese e francese.
In Francia e Gran Bretagna è infatti già disponibile e rimborsata dal sistema sanitario pubblico, una piattaforma nazionale di genomica, che sequenzia il genoma dei pazienti e, sulla base delle alterazioni geniche identificate, indirizza il paziente ai centri specializzati di riferimento per le terapie innovative. Al termine dell’incontro è prevista la messa a punto di un Consensus Paper che verrà pubblicato su una rivista scientifica internazionale.
Introduce i lavori Gianluca Vago, Rettore dell’Università Statale di Milano, e interverrà in chiusura il Direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Mario Melazzini. Fra le figure di spicco internazionale, da segnalare gli americani Jeffrey Ross e Dean Pavlick della Foundation Medicine, il tedesco Dirk Arnold della Klinik fuer Tumorbiologie di Fribugo, Davide Bedognetti del Sidar Cancer Center in Qatar e Fabrice Andrè dell’Institut Gustave Roussy, coordinatore della piattaforma genomica francese.