Genova, 5 febbraio 2018 – Per la gioia dei bambini ricoverati al Gaslini, mercoledì 7 febbraio alle ore 11.00 i supereroi ‘invaderanno’ l’Ospedale pediatrico genovese. L’evento inizierà alle ore 10.30 presso il secondo piano dell’Ospedale di Giorno del Gaslini (pad. 20), dove l’associazione Cicogna Sprint Onlus consegnerà una nuova incubatrice “BabY Leo” donata al reparto di Patologia Neonatale del Gaslini, con il quale collabora attivamente da diversi anni. L’evento è organizzato con la collaborazione di Edilizia Acrobatica che, alle ore 11.00, metterà a disposizione la sua squadra di “Super Eroi” – tutti volontari – che si calerà a più riprese dal tetto del padiglione dell’Ospedale di Giorno.
All’inaugurazione parteciperanno il Presidente dell’Istituto Giannina Gaslini, Pietro Pongiglione, i volontari dell’associazione Cicogna Sprint Onlus, i volontari di Edilizia Acrobatica, i donatori e le famiglie che hanno contribuito alla realizzazione dell’importante acquisto e il professor Luca Ramenghi, Direttore del reparto di Patologia Neonatale, che beneficerà della donazione.
Dopo la discesa di Capitan America, Spiderman, Ironman, Hulk e Superman dal tetto del Gaslini, altri personaggi delle favole entreranno nel reparto di Nefrologia a salutare i bambini ricoverati e a portare loro piccoli doni.
“Siamo felici di essere riuscite a realizzare questo importante progetto in breve tempo – spiega Mascha Rossetti, Vice presidente dell’associazione Cicogna Sprint Onlus che è ormai il riferimento in Liguria per le famiglie e i bambini prematuri – abbiamo deciso di raddoppiare aprendo un’altra raccolta fondi per una seconda incubatrice che vorremmo acquistare per Natale, le cure sono fondamentali ma anche la tecnologia ha la sua importanza in una terapia intensiva, non perderemo comunque di vista l’attenzione e la cura alle famiglie che per noi sono fondamentali”.
“Lo scopo di questa iniziativa – spiegano Riccardo Iovino e Anna Marras, soci fondatori di EdiliziAcrobatica – è far trascorrere serenamente alcune ore a chi si trova costretto in un letto d’ospedale. La gioia che abbiamo visto negli occhi dei bambini e dei loro genitori, che abbiamo incontrato durante le nostre calate, ci ripaga di ogni sforzo: per questo rispondiamo con un sì a chiunque ci chiami per il nostro piccolo spettacolo”.