Roma, 26 gennaio 2018 – Con una nota trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, all’ARAN ed ai Ministri dell’Interno, del Lavoro, della Salute e alle Regioni, la Fsi-Usae ha proceduto alla proclamazione di 2 (due) ore di sciopero nazionale del personale del comparto del Servizio Sanitario Nazionale per il giorno 12 marzo 2018.
La Fsi-Usae, nella sua qualità di agente contrattuale, dopo aver rammentato che l’azione si inquadra nell’ambito della vertenza contrattuale che l’organizzazione ha già aperto con lo sciopero effettuato il 12 maggio 2017, in quanto l’andamento della trattativa della stagione contrattuale 2016-2018 sta confermando, anche alla luce dell’unico CCNL già sottoscritto in ARAN, quello del Comparto delle Funzioni Centrali, tutte le condizioni alla base della suddetta vertenza nella nota di proclamazione ha riassunto ed elencato i punti qualificanti delle proprie rivendicazioni partendo dal miglioramento della qualità della vita nei luoghi di lavoro, con il tempo per la famiglia e il giusto riposo dei lavoratori, con il rispetto delle normative sugli orari e turni di lavoro e dotazioni organiche che siano adeguate ai servizi aperti ed alle turnazioni programmate.
Gli altri punti qualificanti sono la riduzione del precariato mediante le stabilizzazioni, lo sblocco del turn-over e l’azzeramento delle esternalizzazioni, delle consulenze e degli appalti di servizi; l’attuazione a livello contrattuale del comma 566 della legge di stabilità 2015; l’istituzione di un’area quadri quale naturale cerniera di congiunzione fra il comparto e l’area dirigenziale; il recepimento delle nuove competenze avanzate nelle dinamiche salariali ed organizzative; l’introduzione della libera professione e di norme per il passaggio nell’area dirigenziale delle professioni sanitarie di cui alle leggi n. 42/1999 e 251/2000; la ridefinizione delle competenze professionali e dell’inquadramento giuridico degli Operatori socio sanitari; la rivalutazione delle indennità.
Adamo Bonazzi, Segretario Generale della Fsi-Usae, nel dare comunicazione della proclamazione dell’azione di sciopero ha dichiarato: “La situazione è critica e nel comparto del Servizio Sanitario Nazionale la trattativa sta evidenziando una serie di problemi nella costruzione dell’impianto normativo e delle relative dinamiche economiche che necessitano di una ferma presa di posizione. La nostra organizzazione sostiene da sempre che sia necessario prendere atto, contrattualmente, delle evoluzioni normative che riguardano il personale che esiste solo nel comparto sanità e alla luce di questo sia necessario ridefinire le competenze professionali e gli inquadramenti e oggi, alla luce della definitiva approvazione del DDL n. 1324-B e dell’introduzione dell’area delle professioni sociosanitarie la questione è divenuta urgente e più attuale che mai. Le nostre proposte sono sensate e ragionevoli. Ma Aran nicchia e intanto ripropone impianti contrattuali già digeriti in altro comparto che sono peggiorativi delle norme vigenti per la sanità senza mettere nel piatto nulla in cambio. Non ci fa piacere chiamare i lavoratori a manifestare e scioperare, anche in virtù dei comportamenti che Aran ha mantenuto al tavolo negoziale, la situazione lo rende necessario”.