Catania, 25 gennaio 2018 – Le nuove terapie sul fronte della cardiologia interventistica, con un occhio di riguardo ai pazienti anziani. Saranno questi gli argomenti al centro del sesto congresso regionale della Società italiana di cardiologia interventistica (Sici-Gise), che si svolgerà il 26 e 27 gennaio, nelle sale dell’Hotel Sheraton di Catania. Responsabile scientifico dell’evento, organizzato con il patrocinio dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, è il cardiologo Gaetano Satullo, delegato regionale Sici-Gise.
Saranno un centinaio gli esperti provenienti da ogni parte dell’Isola che si alterneranno nell’arco delle due giornate di lavori, illustrando casi clinici e soffermandosi sulle novità terapeutiche. Inaugurerà il congresso, venerdì 26 gennaio alle 17.00, una tavola rotonda dedicata al Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Ptda) della Regione Siciliana per la prevenzione del rischio di ictus nel paziente con fibrillazione atriale.
Il percorso programmatico regionale, studiato da un team multidisciplinare, composto dai rappresentanti delle principali società scientifiche del settore, ha lo scopo di definire linee guida concrete per la presa in carico del paziente a rischio, migliorando gli standard clinici e l’efficienza dei vari processi assistenziali.
Precederà l’inaugurazione del congresso, invece, un’altra tavola rotonda sulla cosiddetta legge Gelli-Bianco, che ha introdotto nuovi aspetti relativi alla responsabilità dei medici, sia sotto il profilo civile, che penale. Sabato 27 gennaio, dalle 9.00 alle 13.00, invece, si passeranno in rassegna quattro casi clinici illustrati dagli specialisti. All’inaugurazione del congresso, tra gli altri, èanche attesa la partecipazione del neo assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
“La cardiologia interventistica – spiega Satullo – sta avendo uno sviluppo esponenziale grazie al continuo incremento e perfezionamento delle procedure coronariche interventistiche e della strutturale cardiaca. Il congresso si basa su casi clinici alcuni dei quali mettono in risalto problematiche tecniche. La maggior parte dei casi invece, oltre all’aspetto tecnico dell’intervento, affronta le problematiche cliniche che conducono all’appropriatezza del trattamento e alla terapia farmacologica associata alle procedure. Una particolare attenzione sarà dedicata agli anziani, che ormai rappresentano quasi la maggior parte dei pazienti trattati. Aspetti infermieristici e tecnici peculiari del caso, verranno affrontati dagli infermieri o dai tecnici di radiologia”.