Arezzo, 18 gennaio 2018 – Un team multidisciplinare formato da 20 specialisti ospedalieri; 450 pazienti; la stretta collaborazione con l’AISM. Sono alcune delle caratteristiche del Centro Sclerosi Multipla dell’ospedale San Donato di Arezzo, fondato nel 1995 e diretto dal 2010 da Sauro Severi.
Un Centro che è diventato negli anni punto di riferimento importante per le famiglie, anche perché l’incidenza della Sclerosi Multipla nel territorio aretino è purtroppo elevata.
“In base ai dati e agli studi, la provincia di Arezzo dovrebbe avere circa 400 malati, invece siamo quasi al doppio – spiega Severi – La maggior parte sono donne, circa il 70%, e la malattia inizia in età giovane, in particolare tra i 20 e i 40 anni. Non mancano i casi di bambini”.
Il Centro Sclerosi Multipla si distingue per essere un centro di II livello, quindi autorizzato a somministrare qualsiasi tipo di farmaco, anche ‘compassionevole’, modalità con la quale le aziende possono fornire i medicinali prima che ne venga approvata la commercializzazione, in modo da poter anticipare i tempi di cura.
Nel Centro è possibile eseguire qualsiasi esame necessario alla diagnosi e al follow-up della malattia (risonanza magnetica, potenziali evocati, puntura lombare per studio liquorale, screening ematologici, diagnostica differenziale), oltre che iniziare un percorso di tipo riabilitativo.
Punto di forza del Centro è il team multi-disciplinare, che rappresenta una vera e propria eccellenza ed è quasi unico nel panorama italiano.
“Fino a qualche anno fa il team era formato da 6 specialisti ma siamo riusciti ad incrementarlo fino a 20 in modo da avere un riferimento specialistico completo e importante per i nostri malati – continua Severi – Tra l’altro sono in corso i lavori per ampliare il Centro: avremo sei posti letto e non più tre. Questo ci consentirà di sottoporre contemporaneamente più malati alle terapie, con due turni: dalle 8.00 alle 11.00 e dalle 11.00 alle 14.00, oltre che ad allungare l’attività fino al pomeriggio”.
Severi ha anche ricordato l’importante ruolo svolto dall’AISM.