Padova, 15 novembre 2017 – Le donne di Run for IOV ripartono: questa volta la loro destinazione è la maratona di Valencia, che si tiene domenica 19 novembre nella splendida cornice della città spagnola. L’esperienza del team di runner composto da donne che hanno attraversato l’esperienza di un tumore al seno si rinnova anche per il 2017 attraverso l’associazione onlus RYLA (Run for Your Life Again) che già lo scorso anno aveva portato 10 pazienti e 3 medici dello IOV-IRCCS a partecipare alla Maratona di New York: domattina infatti (16 novembre) il team di pazienti e di oncologhe si imbarcherà all’aeroporto di Milano Malpensa alla volta della Spagna dove parteciperanno in due formazioni differenziate alla manifestazione podistica.
A Valencia la “squadra” di Run for Iov avrà una doppia composizione: la maratona ufficiale di 42chilometri sarà corsa dalle “veterane” di RYLA, che già si sono presentate al via a New York nel 2016 (Sandra Callegarin, Paola Cavallin, Patrizia Sassaro, Ornella Dandolo, Alessandra Marcante, Sabrina Rizzo, Caroline Sassano, Patrizia Fracasso) e da Samantha Serpentini (Psiconcologa, IOV) e Chiara Bortolato (anestesista presso lo IOV), mentre le “new entry”, che parteciperanno alla competitiva di 10 chilometri, sono Alice Zanovello, Iuliana Gherasimescu, Marina Franceschi, Michela Grones, Cinzia Volpato, Valentina Bridi, Paola Zennari e Antonella Lefebvre. Queste ultime, selezionate in primavera, hanno iniziato la loro preparazione durante l’estate e saranno “pronte” per presentarsi al via della maratona di Londra 2018.
Il progetto Run for IOV nasce su iniziativa di Sandra Callegarin, una paziente dell’Istituto Oncologico Veneto di Padova, che durante il suo percorso di cura scopre nella corsa una fonte di energia personale; terminate le cure decide di condividere la sua esperienza e di tradurla in un messaggio di speranza e promuove la nascita del team e una raccolta di fondi per la ricerca contro il cancro, a favore dell’Istituto Oncologico Veneto IOV-IRCCS di Padova che l’ha curata. Run for IOV nasce così per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e lanciare un messaggio di speranza dimostrando che, non solo dal tumore al seno si può guarire, ma che è anche possibile, una volta concluse le terapie, riprendere “a correre la propria vita”. La presenza nella squadra dei medici – accanto alle ex pazienti – sta proprio a simboleggiare l’alleanza nel comune obiettivo.
“Abbiamo seguito l’esperienza di RYLA fin dall’inizio con attenzione e partecipazione – sottolinea Giuseppe Opocher, Direttore scientifico dell’Istituto Oncologico Veneto – Siamo convinti che l’esperienza di chi sta combattendo una forma neoplastica e reagisce con personalità possa essere contagiosa, positiva e in un certo modo rigenerante. Sappiamo che lo sport e l’unione degli intenti possono essere condizioni che contribuiscono ad un miglior vissuto di chi sta uscendo da un’esperienza di neoplasia. A questi elementi si aggiunge anche il fatto che RYLA è riuscita anche, al termine delle tante attività dello scorso anno, a contribuire con una cifra importante alla ricerca dello IOV proprio nell’ambito senologico”.
“Con il progetto Run for IOV diamo l’opportunità a donne che hanno vissuto o stanno vivendo l’esperienza del tumore al seno, di riprendere a ‘correre la propria vita’ cimentandosi in un progetto sportivo insieme ad altre compagne di avventura – dice Sandra Callegarin, fondatrice della Onlus RYLA – Questo assume anche un forte significato simbolico, perché, si giunge a lanciare un messaggio di incoraggiamento a coloro che non sono ancora in grado di ‘riprendere la propria corsa’, ma che possono almeno aprirsi alla speranza di poterlo presto fare”.
Il Progetto Run for IOV ha ricevuto il patrocinio dell’Istituto Oncologico Veneto-IRCCS, con la collaborazione dell’UOC di Medicina dello Sport e dell’Esercizio dell’Azienda Ospedaliera di Padova.