Sottoposti a esame elettrocardiografico 9.700 studenti tra i 3 e i 13 anni. Grazie al progetto “Una questione di cuore” i medici del Bambino Gesù hanno scoperto 70 significative anomalie
Roma, 6 novembre 2017 – Circa 9.700 tracciati elettrocardiografici eseguiti in 15 istituti scolastici sui bambini di età compresa tra i 3 e i 13 anni. Di questi, 3.920 – pari al 40.4% degli esaminati – non avevano mai eseguito un elettrocardiogramma in precedenza. Dai controlli effettuati, 658 presentavano delle anomalie del tracciato elettrocardiografico. In 589 casi si trattava di anomalie minori (il 6%), mentre per lo 0,7% – corrispondente a un totale di 69 bambini – si riscontravano anomalie maggiori. Anomalie che, in molti casi, possono portare a morte cardiaca improvvisa.
È questo il bilancio dell’attività di prevenzione e sensibilizzazione che dal 2013 l’unità operativa di cardiologia e aritmologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con il sostegno della Onlus La stella di Lorenzo, porta avanti nelle scuole per combattere la morte improvvisa, ovvero un decesso che si verifica immediatamente dopo la comparsa dei sintomi (entro un’ora dall’insorgenza) o anche in assenza di sintomi. In età pediatrica colpisce circa 3 pazienti apparentemente sani su 100.000.
Una prevenzione attiva, che consiste nell’andare a scovare il bambino a rischio nel posto dove trascorre più tempo: a scuola. È proprio lì che il potenziale paziente, tra le attività statiche e le discipline sportive, potrebbe star male. Per questo è importante individuarlo e trattarlo prima che arrivi al Pronto Soccorso in gravi condizioni a causa di un evento cardiaco catastrofico.
E una sensibilizzazione volta a informare le famiglie sul tema dell’importanza degli screening elettrocardiografici come strumento utile per combattere la morte cardiaca improvvisa.
Il progetto “Una questione di cuore”, che nel 2016 si è trasformato in un programma di ricerca, vede Ospedale e Onlus coinvolti in prima linea verso il raggiungimento di un “comune obiettivo – ha spiegato il dottor Fabrizio Drago, responsabile dell’unità operativa di cardiologia e aritmologia pediatrica del Bambino Gesù – che è quello di andarci a prendere i pazienti prima che i pazienti arrivino da noi. Circa l’1% dei bambini e dei ragazzi che arrivano al Pronto Soccorso pediatrico nel nostro Paese, presentano un pregresso evento sincopale o pre-sincopale che, in alcuni casi, può precedere la morte. Grazie alla straordinaria collaborazione con la Onlus guidata dall’Ingegner Fabbri, sarà possibile individuare in alcuni bambini, la presenza di anomalie elettrocardiografiche rivelatrici di malattie cardiache a potenziale rischio di sincope e/o morte cardiaca improvvisa. Tale screening permetterà inoltre di rilevare nei bambini anche altre problematiche cardiache di cui i genitori non erano a conoscenza”.
La squadra dello screening che in questi anni si è occupata della raccolta e dell’elaborazione dei dati, si compone di due tecnici di cardiologia, che eseguono i tracciati elettrocardiografici negli Istituti scolastici, e di una équipe interna di cardiologi che li analizzano.
In presenza di anomalie l’Ospedale consiglia alle famiglie di sottoporre il bambino a esami di approfondimento di secondo livello in una struttura ospedaliera di loro scelta. “Perché – continua il dottor Drago – il nostro obiettivo è solo quello di evidenziare una problematica e informare la famiglia, a prescindere da dove questa sceglierà di curare il bambino”.
Nuovo anno scolastico, nuovo programma. Per il 2017-2018 la squadra del Bambino Gesù ha già pianificato un’intensa attività di screening: 6 nuovi Istituti scolastici della Capitale, per un totale di circa 3.000 cuori da controllare.