La salute si ritrova anche davanti allo specchio. Maquillage correttivo per i pazienti dell’IRCCS di Bari

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Bari, 27 ottobre 2017 – I pazienti a scuola di trucco, pronti a rifarsi il look. Perché piccoli escamotage lontani dalla vanità possono camuffare gli effetti collaterali dei trattamenti terapeutici e cali di autostima, ridando nuova linfa a volti affaticati e in preda alle storture della malattia.

È questa la mission con cui lunedì 30 ottobre alle ore 16.30, presso la sala d’attesa degli ambulatori di Oncologia medica dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, per la presa in carico del paziente, sarà inaugurato l’Atelier di maquillage correttivo, uno spazio benessere di bellezza e cosmesi, abitato dal cuore grande dei volontari e rivolto ai pazienti oncologici, per sfumare le loro giornate in bianco e nero con pennellate di colori.

“Il servizio è rivolto a tutti i pazienti in corso di trattamento chemioterapico – precisa il dottor Attilio Guarini, Direttore dell’Unità operativa di Ematologia, abituato a pensare al plurale, mettendo progettualità e inventiva al servizio dei degenti – Ogni lunedì sarà garantito un incontro con personale specializzato che eseguirà una dimostrazione pratica di come si può ottenere un valido risultato estetico utilizzando la tecnica del camouflage, un metodo di trucco volto a nascondere diverse tipologie di inestetismi cutanei. Alla fine della seduta il paziente saprà eseguire la tecnica autonomamente”.

Del resto, i trattamenti farmacologici non sono l’unica medicina in grado di azzannare le mille facce del cancro. Proprio per tendere la mano a quanti vivono sotto la tirannia della malattia, l’Unità di Ematologia in stretta collaborazione con il Servizio Sperimentale di Psiconcologia, sta sperimentando i benefici del bagno sonoro con le campane tibetane, in grado di far defluire le tensioni fisiche e mentali.

Avvolti dalle coccole del personale sono anche i familiari dei pazienti, grazie a “Un porto sicuro”: un gruppo di ascolto psicologico con musicoterapia destinato a guidare i parenti dei degenti nella condivisione della propria esperienza, per ridurre il senso di isolamento e alleggerire il carico emotivo. A condurre le attività, le dottoresse Francesca Romito e Claudia Cormio, psicologhe psicoterapeute e la dottoressa Fulvia Lagattolla, musicoterapeuta che lunedì presenteranno il progetto a battesimo solo qualche giorno fa.

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