Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie: “Le risorse siano usate in base al principio di premialità è un cambiamento profondo della medicina generale”. Il presidente Claudio Cricelli: “Il documento identifica una visione innovativa e moderna della professione. Significativa è la ristrutturazione del compenso in relazione ai risultati offerti”
Firenze, 28 luglio 2017 – “Esprimiamo consenso e apprezzamento per la ‘Nota di aggiornamento all’atto di indirizzo per la medicina convenzionata 2014-2016’. Il documento riconferma un sostanziale positivo cambiamento nella visione della medicina generale e delle cure primarie del nostro Paese”.
Per il dott. Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), la nota di aggiornamento è in linea con la necessità di identificare una visione effettivamente evolutiva, innovativa e moderna della professione.
“Molto importante – sottolinea il dott. Cricelli – la premessa basata sulla necessità di ‘fornire ulteriori indicazioni per la promozione di modelli di assistenza effettivamente evolutivi rispetto a quelli proposti sino ad ora’. È chiara la definizione del contenuto professionale della medicina generale in relazione alla attuazione del Piano Nazionale della Cronicità (PNC) e del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019”.
“Uno degli aspetti più rilevanti riguarda le modalità di utilizzo delle risorse economiche a disposizione – continua il dott. Cricelli – da usare con maggiore e crescente attenzione ‘all’interno di meccanismi di premialità a risultato, sugli obiettivi prioritari definiti dalle indicazioni nazionali’. Profondamente significativa è inoltre l’affermazione relativa alla ristrutturazione del compenso e ai meccanismi di premialità sui risultati”.
Nella Nota è infatti previsto che “una parte significativa del compenso (almeno il 30%) sia assegnata sulla base di meccanismi premiali legati al monitoraggio e valutazione dei livelli di servizio offerti ai cittadini e qualità dell’assistenza superando il più possibile il pagamento a prestazione”.
“Riconosciamo in queste affermazioni con chiarezza un cambiamento profondo di indirizzo della professione – continua il dott. Cricelli – che è frutto e risultato di una visione moderna che noi condividiamo fortemente con le associazioni sindacali come la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) che stanno guidando e orientando la professione verso una risoluta affermazione di un ruolo strategico attraverso la qualità della presa in carico, degli outcome e delle prestazioni della medicina generale nel Servizio Sanitario Nazionale del nostro Paese”.
“I principi indicati nella Nota – conclude il dott. Cricelli – assumono un valore ancora più importante di fronte al cambiamento generazionale che la Medicina Generale sta affrontando. Dobbiamo cogliere le opportunità offerte dalla visione moderna della professione: i giovani medici nutrono grandi aspettative e noi dobbiamo fornire loro gli strumenti per lavorare al meglio e per rispondere alle richieste dei cittadini”.