Milano, 3 luglio 2017 – Il tumore è un nemico che, si sa, bisogna battere sul tempo e per farlo occorre una diagnosi che sia quanto più esatta e tempestiva. La precisione e la velocità diagnostica sono infatti gli elementi chiave che gli specialisti affrontano quotidianamente per vincere la sfida contro la malattia.
Giovedì 6 luglio esperti anatomopatologi italiani di fama si confronteranno sul tema delle diagnosi difficili sui nevi, melanomi e sarcomi discutendo di casi clinici condivisi grazie alla patologia digitale in occasione del Convegno “Confrontiamoci sulle diagnosi difficili: nevi, melanomi, sarcomi” presso l’Asst Pini-CTO.
Nevi, melanomi e sarcomi sono categorie di patologie affini tra loro per aspetti diagnostico terapeutici, per la rarità e per la costante crescita e perché richiedono un approccio multidisciplinare integrato tra specialisti clinici, dermatologi e oncologi, chirurghi e anatomopatologi.
Le neoplasie melanocitarie seppur rare sono in costante aumento in tutte le macroaree italiane, sia negli uomini che nelle donne: la loro incidenza è cresciuta del 30% nell’ultimo decennio. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ogni anno nel mondo vengono diagnosticati 132.000 nuovi casi. In Italia come risulta dai dati dell’AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) l’incidenza del melanoma è in aumento: si registrano circa 7.000 nuovi casi ogni anno, di cui 1.500 in stadio avanzato.
L’aumento dell’incidenza di per sé è in parte legato all’invecchiamento della popolazione ed in parte al maggior controllo nella popolazione adulta di lesioni cutanee, grazie ai programmi di screening dedicati alla ‘mappatura’ delle lesioni pigmentate della cute o nevi. I sarcomi sono molto rari: rappresentano secondo l’OMS meno dell’1% di tutti i tumori maligni in generale e il tasso di incidenza aumenta con l’aumentare dell’età.
Secondo l’AIRTUM in Italia si stimano circa 6.000 nuovi casi all’anno che comprendono i sarcomi dei tessuti molli di qualsiasi distretto corporeo (arti, testa-collo, tronco, visceri ecc.) e i sarcomi ossei. Riguardo alla sede i sarcomi colpiscono nel 60% dei casi gli arti, nel 15% il retroperitoneo, nel 10% il tronco, nel 5% il distretto testa-collo e nel 10% i visceri (esofago, stomaco, intestino, utero ecc.).
Dal punto di vista metodologico tutte le decisioni cliniche relative ad un paziente con una diagnosi di sarcoma o di melanoma sono discusse in ambito multidisciplinare poiché il caso clinico viene condiviso da chirurghi, oncologi medici, radioterapisti, chirurghi plastici, patologi.
Queste neoplasie sono caratterizzate da notevoli difficoltà nella diagnosi, motivo per cui richiedono particolare expertise, come spiega la dott.ssa Antonina Parafioriti, Direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica dell’Asst Pini-CTO: “La rarità e la complessità diagnostico-terapeutica dei sarcomi richiedono un confronto continuo e sinergico tra le diverse figure specialistiche coinvolte. Il primo step per il raggiungimento di una diagnosi il più possibile esatta è il confronto tra patologi. Il melanoma è sicuramente più frequente ma può mimare dal punto di vista istologico alcuni tipi di sarcomi e l’approccio terapeutico è profondamente diverso. Per questo l’evento formativo in programma è stato predisposto appositamente per la figura dell’anatomopatologo, protagonista della diagnosi di melanomi e sarcomi. Si tratta – continua la dott.ssa Parafioriti – di un confronto altamente specialistico che verterà sull’analisi di una selezione di casi specifici e difficili per lo specialista, per la loro presentazione e morfologia, perché nevi, melanomi e sarcomi sono correlati tra loro per la problematica di diagnostica differenziale”.
Nell’ambito della localizzazione di queste patologie, i melanomi possono quindi presentare degli aspetti che li rendono confondibili con i sarcomi. Ad esempio un nodulo sottocutaneo potrebbe essere un sarcoma o una prima presentazione di un melanoma localizzato altrove.
“Il patologo lavora cercando di ottimizzare i tempi della diagnostica, poiché è sulla diagnosi anatomopatologica che si fonda il trattamento, sia esso chirurgico, chemioterapico di terapia innovativa personalizzata sul paziente. Durante l’incontro, insieme al prof. Claudio Clemente ed alla dott.ssa Maria Cristina Montesco, esperti riconosciuti in ambito nazionale su melanomi e su sarcomi, – prosegue la Dott.ssa Parafioriti – discuteremo con i partecipanti i casi clinici presentati stimolando un confronto approfondito con focus sulla diagnostica differenziale. I preparati istologici dei casi che saranno discussi, sono stati già acquisiti digitalmente, grazie alla Società Nazionale di Anatomia Patologica e Citologia SIAPEC Servizi e sono online per la consultazione affinché i patologi partecipanti possano visionare i casi e formulare la propria diagnosi che verrà confrontata durante la discussione in aula con gli esperti”.
“L’innovazione digitale continua che ha portato alla telepatologia è un ambito importante ed in continua evoluzione che rende possibile la condivisione delle immagini di un preparato istologico con un esperto della diagnostica specifica, al fine di fornire una diagnosi il più possibile precisa oltre che precoce. Ad esempio se sto valutando la biopsia di un nevo in un bambino, che può essere una diagnosi molto difficile, grazie alla patologia digitale posso condividere il caso con il superesperto di riferimento, attuando così un approfondito confronto diagnostico a supporto della diagnosi finale. Nei percorsi diagnostici-terapeutici ed assistenziali – conclude la dott.ssa Parafioriti – non si seguono solo delle linee guida: ogni paziente è diverso ed al centro dell’attenzione di un gruppo multidisciplinare di esperti con esperienza specifica che lavora in sinergia in un modello assistenziale basato sulla diagnosi e cura”.
L’evento “Confrontiamoci sulle diagnosi difficili: nevi, melanomi, sarcomi” si terrà giovedì 6 luglio presso l’Aula Panzeri dell’Asst Pini-CTO di Milano dalle ore 8.30.