Fsi-Usae: “Bene, servono subito 3.500 tra figure mediche e non mediche. Passare dalle parole ai fatti”
Catania, 22 giugno 2017 – “Più o meno entro fine mese i concorsi della sanità verranno sbloccati”. Lo ha dichiarato ieri l’assessore regionale della Salute Baldo Gucciardi, a Catania, a margine di un convegno.
La Fsi-Usae Sicilia Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, interviene su quanto dichiarato: servono assunzioni di figure mediche e non mediche e concorsi ‘veri’ per risolvere in corsia il blocco del turnover del personale sanitario. Quella dell’assessore Gucciardi sottolinea la Fsi-Usae, è una dichiarazione impegnativa, che non potrà non avere conseguenze, in quanto l’assunzione di 9mila persone tra medici, infermieri e personale sanitario come da lui ipotizzate, vuol dire un costo interno di 360 milioni di euro.
L’annuncio di Gucciardi viene accolto con favore dal sindacato – scrive la segreteria regionale della Fsi-Usae – ma le assunzioni vanno fatte immediatamente perché il sistema sanitario regionale è già al collasso.
In Sicilia – prosegue la nota della Fsi-Usae – anche a fronte della nuova normativa Ue sull’orario di lavoro, per altro inapplicata nella maggioranza delle realtà ospedaliere, dove non si riescono a garantire i servizi essenziali ai cittadini.
Negli ultimi 3 anni, in Sicilia, sono andati in pensione, non sostituiti, 2.100 tra le figure sanitarie mediche e non mediche, che ogni giorno, tra mille difficoltà, garantiscono la qualità del servizio sanitario regionale, giusto e doveroso elencarle, sono le 22 professioni sanitarie non mediche riconosciute dal Ministero della Salute, quali infermieri, fisioterapisti, ostetriche, logopedisti, tecnici di laboratorio, di radiologia, audiometristi, audioprotesisti, di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare, di riabilitazione psichiatrica, occupazionali, di neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, di neurofisiopatologia, di prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, ortottisti, educatori professionali, assistenti sociali e dietisti.
Tuttavia, negli ultimi otto anni, dei concorsi annunciati non se ne è quasi vista traccia, per evitare il collasso – conclude la nota – è necessario assumere almeno 2mila infermieri, prontamente. Urgente, avverte il sindacato, è dunque lo sblocco del turnover.
La salute è un diritto che va garantito e affinché non rimangano solo parole, servono fatti da mettere in atto subito.