Ferrara, 14 giugno 2017 – Si è svolta questa mattina, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, la conferenza stampa di presentazione del Convegno nazionale del Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma (GISCi) dal titolo “Lo screening HPV come modello: tra innovazione tecnologica e nuovi modelli organizzativi in Sanità pubblica”, in programma dal 14 al 16 giugno.
All’incontro erano presenti: Ermes Carlini (Direttore del Presidio Medico del S.Anna), Giuseppe Cosenza (Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara), Giovanni Lanza (Direttore dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica del S.Anna), Pantaleo Greco (Direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del S.Anna), Francesca Carozzi (Segretario Nazionale GISCi) e Marco Zappa (Direttore dell’Osservatorio Nazionale Screening).
Il programma di screening cervicale con HPV-test si sta affermando in Italia come modello innovativo ed efficace di prevenzione oncologica.
Di questo si discuterà a Ferrara (presso l’Aula Magna dell’ospedale di Cona) in occasione del Convegno che prevede l’intervento dei massimi esperti a livello nazionale ed internazionale e approfondirà, alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, l’impatto dell’innovazione tecnologica applicata a questo programma di screening, ora non più solo in grado di identificare le lesioni pre-maligne e i tumori in fase precoce, ma di segnalare la presenza di un rischio potenziale precedente il possibile sviluppo di lesioni tumorali.
Questa evoluzione del programma di screening, in cui il tradizionale Pap-test viene comunque previsto tra gli eventuali esami di approfondimento, si inserisce in un quadro più complesso di definizione di nuovi modelli organizzativi nella Sanità pubblica del nostro Paese e in particolare nel contesto di una prevenzione articolata di questo tumore che prevede anche la vaccinazione contro i ceppi oncogeni del virus HPV.
Per il prossimo futuro sono allo studio percorsi personalizzati di screening sulla base delle probabilità individuali di contrarre questa malattia che nel mondo costituisce, ancora oggi, una delle principali cause di morte delle donne e che in Italia i programmi di screening hanno invece mostrato di poter prevenire con il coinvolgimento e la promozione.
Il convegno vero e proprio (15-16 giugno) sarà preceduto da una giornata di studio (14 giugno) dell’Osservatorio Nazionale Screening (ONS) in cui sarà fatto il punto sulla diffusione del nuovo programma in tutte le regioni italiane. Saranno inoltre condivisi criticità e punti di forza dai professionisti delle varie realtà al fine di assicurare le migliori condizioni alla transizione verso il nuovo modello di screening.
Ferrara, che è sede di uno dei tre Centri hub dell’Emilia-Romagna per il programma di screening cervicale regionale, ospita questo convegno a otto anni di distanza dall’ultima occasione (2009), confermando la sua storica cultura e attenzione nei confronti di questo programma di prevenzione che ha promosso, prima in Italia, fin dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso.