Il Carnevale, la festa amata soprattutto dai più piccoli, entra oggi ufficialmente preparandoci a un fine settimana colorato e ricco di iniziative. L’area junior del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) invita i consumatori a prestare un’attenzione maggiore alla qualità delle maschere, valutando costi e conseguenze per la salute.
Quest’anno sono molti i Comuni italiani che nell’ambito delle manifestazioni in programma hanno invitato scuole e associazioni a partecipare alle sfilate realizzando costumi a tema ecosolidale ed ecososostenibile. Segno sicuramente di una maggiore sensibilità al tema ambientale ma anche di una maggiore apertura a quello che è un mercato ormai in crescita da 10 anni in Europa.
Se le maxioperazioni di questi giorni da parte degli organi preposti al controllo hanno impedito a marchi contraffatti e potenzialmente pericolosi per la salute di raggiungere negozi e rivendite, anche i consumatori possono fare molto.
L’etichetta è la carta d’identità fondamentale che ci rivela le caratteristiche di ogni prodotto che acquistiamo: presta sempre attenzione alla presenza del marchio CE, garanzia di non infiammabilità e di assenza di sostanze chimiche nocive di costumi e gadget. Un’idea è appunto quella di ricorrere a capi di abbigliamento biologico, realizzati con fibre e tinte di origine naturale e quindi a basso impatto ambientale, di cui le percentuali e le tipologie devono essere ben specificate in etichetta. Non dimentichiamo però anche l’opzione più creativa ed economica per il nostro portafoglio, come le maschere fai da te realizzate con materiali riciclati e di recupero.
Valuta la presenza di glitter e brillantini e le sostanze coloranti contenute per evitare possibili irritazioni cutanee e trucca il tuo bambino con cosmetici sicuri. Anche qui è il PAO in etichetta, cioè il periodo di tempo in cui il prodotto può essere utilizzato una volta aperto, a rivelarci il buono stato di quello che stiamo utilizzando. L’alternativa per andare sul sicuro ed evitare rischi di allergie e irritazioni può essere quella di ricorrere a cosmesi naturale e biologica, identificabile attraverso l’Inci (International nomenclature of cosmetic ingrdients) ovvero la lista di ingredienti su ogni prodotto.
fonte: ufficio stampa