Arezzo, 26 maggio 2017 – Si celebra domenica prossima 28 maggio la “Giornata nazionale del sollievo” a favore dell’affrancamento dalla sofferenza inutile. Spesso il dolore è considerato, sia dai pazienti che dai medici, come parte della malattia, quindi da accettare e sopportare. In realtà l’Azienda sanitaria si sta muovendo nella direzione del dialogo tra medico e paziente. Non deve essere quest’ultimo a domandare aiuto per le sofferenze, ma l’operatore sanitario che chiede e si informa sullo stato di sofferenza del paziente, instaurando un confronto il più possibile disteso e rispettoso.
Anche la Asl Toscana sud est partecipa all’iniziativa nazionale, sia ad Arezzo che in Valdarno. Domani mattina venerdì 26 maggio, sarà aperto alla cittadinanza l’Hospice alla Gruccia per avere informazioni sulla struttura; la mattina di sabato 27 maggio, al Centro oncologico accanto all’ospedale di Arezzo sarà possibile incontrare gli operatori dello Scudo, progetto del Calcit a sostegno delle cure palliative domiciliari. Alla reception del San Donato, inoltre, nei giorni precedenti e successivi a domenica 28, si possono ritirare depliant informativi sul sollievo dalla sofferenza e anche un questionario anonimo predisposto per approfondire il tema del dolore durante le prestazioni sanitarie.
Nella Asl aretina è infatti attivo il “Comitato ospedale senza dolore”, attualmente presieduto da Massimo Gialli. Composto da medici e infermieri, svolge un’azione di sensibilizzazione degli operatori sanitari nei confronti del dolore, vigila sulla corretta rilevazione e valutazione del sintomo in cartella clinica, propone provvedimenti terapeutici che possano eliminare o attenuare il dolore.
A questo proposito, il Comitato ha preparato il questionario che durante il 2016 è stato somministrato agli utenti di alcune attività ambulatoriali. I circa 300 questionari raccolti sono stati esaminati dal Comitato proprio nei giorni scorsi.
Ne è emerso che alcune procedure ambulatoriali di chirurgia ‘minore’ (isteroscopia, fibrorinolaringoscopia, interventi proctologici, trattamenti di fistole, cisti e ascessi) possono essere causa di dolore inutile.
Le Unità Operative coinvolte (Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia) hanno progettato e messo in pratica un protocollo operativo con l’obiettivo di evitare o quanto meno di minimizzare il dolore.
Al “Comitato ospedale senza dolore” aderiscono anche Federconsumatori, Coordinamento del volontariato, Amrar (Associazione dei malati reumatici), Cittadinanza Attiva/Tribunale del malato.
Nell’ambito del sollievo dalla sofferenza, svolge un ruolo fondamentale la Rete delle cure palliative (che insieme al progetto Scudo ha sede nella palazzina ex Oncologia), composta da professionisti e volontari che assistono le persone in fase avanzata di malattia con l’obiettivo di garantire la migliore qualità di vita possibile. Nel 2016, nel territorio aretino, la Rete ha assistito 357 persone al domicilio e 110 in Hospice; sono state realizzate 2024 visite mediche e 5155 visite infermieristiche. Le giornate complessive di assistenza si attestano a 10.604.
fonte: ufficio stampa