Oggi la firma tra l’Ospedale pediatrico, l’Asl 10 di Firenze, l’Ufficio Scolastico Regionale, la Fondazione Meyer, il Gruppo Insegnanti Volontari dell’Associazione Amici del Meyer
Firenze, 4 febbraio 2015 – Sono quasi seicento i bambini e gli adolescenti che dal 2005 ad oggi hanno usufruito della “Scuola in Ospedale”, il servizio che garantisce il diritto allo studio dei pazienti ricoverati o seguiti durante le cure al Meyer impossibilitati a frequentare la scuola di appartenenza. L’esperienza di primaria importanza, che permette a tanti alunni di non interrompere il percorso educativo a causa della malattia, oggi si rinnova grazie alla firma del protocollo d’intesa tra il Meyer, l’Asl 10 di Firenze, l’Ufficio Scolastico Regionale di Firenze, la Fondazione Meyer, il Gruppo Insegnanti Volontari dell’Associazione Amici del Meyer.
Oltre ad assicurare il diritto allo studio al paziente-studente evitando che possa interrompere i processi di apprendimento, tra gli obiettivi del protocollo ricordiamo il mantenimento – laddove è possibile – del rapporto con i docenti, i coetanei e l’ambiente scolastico del suo complesso, l’impegno a favorire percorsi personalizzati anche mediante forme di istruzione a distanza sia in ospedale, sia a domicilio, la promozione di forme di innovazione didattica e organizzativa per garantire quanto più possibile il successo formativo a favore degli studenti e promuovere forme di apertura e incontro con le scuole e il territorio. Infine, anche se le procedure sono estremamente complesse, il protocollo garantisce – come avvenuto peraltro con successo – non solo l’espletamento dell’esame di Stato in ospedale, ma anche il suo accompagnamento. Sotto questo profilo segnaliamo che negli ultimi tre anni sono ben 9 i ragazzi che hanno sostenuto e superate la maturità, mentre 7 sono gli alunni che hanno affrontato l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Un team composto da un insegnante a tempo pieno per le scuole elementari, cinque insegnanti per le scuole medie inferiori, e un docente coordinatore per le scuole medie superiori, in collaborazione con le scuole di appartenenza e con i medici dell’ospedale, hanno permesso di realizzare percorsi di studio differenti per ogni paziente.
Scuola in Ospedale: la storia
Il progetto, nato oltre 15 anni fa con la creazione della prima classe elementare, nel tempo si è consolidato e allargato. Dopo la scuola primaria, sono state istituite le medie e nel 2000, le superiori. Nell’Ospedale Pediatrico fiorentino ora sono attive la scuola primaria (con un’insegnante a tempo pieno che fa capo all’Istituto Comprensivo Poliziano), la scuola secondaria di primo grado (con 5 docenti dell’Istituto Comprensivo Masaccio) e la scuola secondaria di secondo grado, coordinata da un professore del Liceo Pascoli.
La Scuola Ospedaliera si avvale di 48 insegnanti volontari riuniti nell’Associazione Amici del Meyer e sostenuti dalla Fondazione Meyer. Il servizio assicura una continuità didattica tra la realtà scolastica da cui il bambino proviene a quella ospedaliera. Mentre per scuola primaria e secondaria di primo grado la formula è quella classica della sezione interna, per la scuola secondaria di secondo grado è attivo un modello “diffuso” che coinvolge una rete di scuole superiori fiorentine (22 gli istituti che aderiscono), in grado di assicurare interventi nelle diverse aree disciplinari e nei diversi indirizzi di studio. Una rete dove il ruolo anche degli insegnanti volontari è importante: questi sono infatti professori, in ruolo o in pensione, che dedicano gratuitamente parte del loro tempo per integrare l’azione educativa svolta dalla rete a favore dei ragazzi.
Questo modello, innovativo sotto più profili, ha permesso di rispondere all’evoluzione che negli anni ha cambiato l’Ospedale, orientato a ridurre le degenze ricorrendo maggiormente alle cure domiciliari. Centrato sulla flessibilità, l’esempio ha permesso di fornire un servizio didattico ai ragazzi sia durante il periodo breve del ricovero, sia a domicilio, grazie al prezioso impegno di tutti gli insegnanti che evitano allo studente di interrompere il proprio percorso.
E l’OMS dedica uno speciale all’esperienza fiorentina
Al servizio della “Scuola in Ospedale” del Meyer l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio Europeo – ha dedicato una pagina del suo sito. E lo ha fatto nei giorni scorsi cogliendo l’importanza e la novità del progetto che si ascrive nella promozione della salute del bambino e della famiglia. Web site
Vengo anch’io
È nato di recente “Vengo Anch’io”, il nuovo servizio didattico fornito anche a favore dei fratelli e delle sorelle dei piccoli pazienti del Meyer. Molto spesso accade che la malattia di un piccolo cambi la vita dell’intera famiglia, compresa quella delle sorelle e dei fratelli, costretti a lasciare le città di appartenenza e quindi anche la scuola. Il progetto che si affianca e si avvale dell’esperienza di “Scuola in Ospedale”, consente di dare un sostegno a tutti i bambini che hanno bisogno di un aiuto in una o più materie in cui sono carenti, si rivolge sia agli studenti già seguiti dalla “Scuola in Ospedale”, sia dai fratelli e sorelle dei bambini ricoverati e alloggiati nella rete di appartamenti e case di accoglienza del Meyer. A garantire questo servizio è l’Associazione Amici del Meyer.
Qualche numero
“Scuola Ospedaliera” è diventato nel tempo un’esperienza significativa e di grande importanza. Dal 2005 sono stati circa 600 gli studenti che ne hanno usufruito. Di questi la preponderanza (225) sono stati gli allievi delle superiori, seguiti da quelli delle scuole medie inferiori (178) e dai piccoli della scuola elementare (174).
fonte: ufficio stampa