Inaugurato asilo nido di Oncoematologia pediatrica al Regina Margherita di Torino

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Torino, 17 marzo 2017 – È stato inaugurato oggi l’asilo nido per i piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, progetto ideato e sostenuto da Intesa Sanpaolo. Avviato lo scorso dicembre, il servizio di attività educativa e sociale, condotto presso le stanze dei bambini, può ora svolgersi anche in uno spazio specifico ed attrezzato.

All’inaugurazione, che ha inteso offrire ai piccoli degenti un momento di serenità, sono intervenuti la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, la professoressa Franca Fagioli, Direttore Struttura Complessa Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita, Stefania Tomasetto, della Cooperativa Valdocco, Responsabile pedagogica del Nido e del Consorzio Pan, ed Elena Jacobs, Chief of CEO Staff di Intesa Sanpaolo.

Il Progetto dell’asilo nido è stato sviluppato per offrire una soluzione ad un bisogno reale delle famiglie ospedalizzate: fornire una risposta concreta alle esigenze educative e di socializzazione dei bambini ricoverati, tenendo conto dei fattori che possono influenzare in modo significativo il loro sviluppo. La fascia di età che va dai 6 ai 36 mesi rappresenta infatti una fase delicata perché al bambino viene richiesto di acquisire competenze ed abilità importanti su tutti i piani, da quello motorio a quello cognitivo ed affettivo-relazionale.

L’idea del “Nido dei Bimbi” nasce dall’esigenza di due dipendenti di Intesa Sanpaolo, genitori di una bambina di due anni ricoverata presso il reparto. La Banca, accogliendo la richiesta, ha costruito il progetto per un servizio di asilo nido in grado di offrire benefici formativi e di socializzazione a tutti i piccoli ospiti del reparto.

Nei primi tre mesi di attività del servizio, unico nel suo genere in Italia, si sono potuti constatare significativi risultati, confermati anche dalla progressiva rapida adesione, che ha portato i bambini coinvolti dai 4 dei primi giorni ai 20 odierni, altri ne beneficiano in day hospital. Tra i risultati, emersi dalla relazione scientifica della professoressa Franca Fagioli, si evidenzia che le attività progettuali del Nido sollevano ed aiutano concretamente i bambini ed i genitori, rappresentando una valida promessa di vita futura ed una salvaguardia di quella attuale.

La specificità del progetto riguarda la presenza di educatori specializzati e qualificati che si incontrano periodicamente con i professionisti del reparto per imparare ad affrontare le difficoltà derivanti dalla malattia e trasformarle in momenti positivi di crescita per il bambino e per i suoi genitori.

fonte: ufficio stampa

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