Torino, 20 febbraio 2017 – Ognuno di noi sente di possedere il proprio corpo e i movimenti che da esso scaturiscono, ma che cosa accade quando questi sono danneggiati a causa di lesioni cerebrali? Come intervenire per il recupero funzionale dei movimenti e del loro controllo? Con tecnologie destinate in origine all’intrattenimento, che possono essere applicate alla cura dei pazienti con deficit del movimento.
Dalila Burin, vincitrice nel 2016 del Premio GiovedìScienza per la divulgazione scientifica, spiegherà come giovedì 23 febbraio, con la conferenza “Il grande gioco della riabilitazione. Oltre il videogioco, i percorsi interattivi della realtà virtuale verso nuove pratiche terapeutiche”. La dottoressa Burin, che ha appena concluso il dottorato in Neuroscienze all’Università di Torino, chiarirà come sia possibile unire la tecnica della realtà virtuale immersiva – appresa durante un periodo all’estero – ai sui studi sui pazienti con lesioni cerebrali.
La realtà virtuale supera infatti i limiti che il mondo fisico impone, creando ambienti in cui il paziente immobilizzato può vedere il suo corpo virtuale in movimento, trasferendo le capacità apprese al suo vero corpo.
Appuntamento il 23/2 con GiovedìScienza ‘in trasferta’ nell’Aula Magna G. Agnelli del Politecnico di Torino (in Corso Duca degli Abruzzi, 24), sempre alle 17:45. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
fonte: ufficio stampa