Roma, 25 gennaio 2017 – “La Giunta regionale toscana ha approvato ieri una proposta di legge nella quale si prevede che l’aver effettuato non solo le vaccinazioni obbligatorie, ma anche quelle raccomandate dal Piano nazionale prevenzione vaccinale, costituisca requisito per l’iscrizione ai nidi d’infanzia, ai servizi integrativi per la prima infanzia e alla scuola dell’infanzia (scuola materna). È questa la strada da seguire per la tutela della salute pubblica di tutta la comunità, e in particolare per i bambini, soprattutto quelli più deboli”. Questo il commento del deputato e responsabile sanità del Pd, Federico Gelli.
“Vaccinare i bambini vuol dire proteggerli da tutte quelle malattie che possiamo dire di aver drasticamente ridotto negli ultimi decenni proprio grazie ai vaccini. È la stessa OMS a ricordare come ogni anno, proprio grazie ai vaccini, si riescano ad evitare 2,5 mln di morti. Solo quelle contro il morbillo hanno salvato ben 20 mln di bambini tra il 2000 ed il 2015. Nonostante ciò, purtroppo ancora oggi muoiono ogni giorno 400 bambini nel mondo per complicanze dovute al morbillo – prosegue Gelli – Nel solo 2015 a causa di questa malattia hanno perso la vita complessivamente 134mila bambini”.
“Per questo – aggiunge Gelli – di fronte ad un quadro che negli ultimi anni ha visto un calo progressivo delle vaccinazioni, dobbiamo intervenire con decisione per impedire il nascere di nuovi pericolosi focolai. Negli ultimi 2-3 anni, infatti, sono in calo sia i livelli di copertura per i vaccini obbligatori, scesi al 93,5%, sia quelli raccomandati, come ad esempio il vaccino influenzale per gli anziani che raggiunge appena il 50% delle coperture. Molto preoccupante il dato che fa registrare il morbillo con un tasso di vaccinazione che si ferma all’85%. Dobbiamo ricordare che la cosiddetta immunità di gregge non è garantita con tassi di copertura vaccinale inferiori al 95%”.
“Il nuovo Piano nazionale vaccini interviene tempestivamente su questo problema e, grazie ad uno stanziamento di 100 mln per il 2017, 127 mln per il 2018, e 186 mln a decorrere dal 2019, garantisce la piena gratuità per tutte le vaccinazioni, sia quelle obbligatorie che quelle raccomandate. A fronte di questo non ci sono più scuse per non farvi ricorso. Sento quindi di dover ancora una volta ribadire la mia proposta di radiare dall’Albo quei medici che, consigliando di non vaccinarsi, commettono una grave infrazione deontologica. Una posizione questa – conclude Gelli – sostenuta nei mesi scorsi anche dalla Fnomceo”.
fonte: ufficio satmpa