Roma, 20 gennaio 2017 – Il numero di eventi della sequenza sismica in Italia centrale ha superato complessivamente il numero di 47.600 dal 24 agosto 2016. Rispetto all’ultimo aggiornamento di ieri, 19 gennaio alle ore 11.00, non si sono registrati eventi di magnitudo maggiore o uguale di 4.0, mentre sono stati una decina i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV prevalentemente nell’area a sud tra le province dell’Aquila e Rieti.
Nella mappa sotto l’evoluzione della sequenza dal 24 agosto 2016 ad oggi. I terremoti delle ultime 72 ore sono evidenziati con un colore diverso dal blu.
Dal 18 gennaio, la sequenza è molto attiva tra le province dell’Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice): in questa zona l’INGV ha localizzato a oggi complessivamente quasi 600 eventi sismici di magnitudo maggiore o uguale di 2: salgono a circa 70 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 rispetto a ieri mentre rimangono invariati i 7 eventi di magnitudo compresa tra 4 e 5 e i 4 di magnitudo maggiore o uguale a 5.
L’Earthquake Report sintetizza in un’unica figura le informazioni relative all’area interessata dalla sequenza (sismicità storica, pericolosità sismica e sismicità recente) e l’impatto del terremoto del 18 gennaio 2017 (l’evento di magnitudo maggiore alle 11:14 M 5.5), attraverso le shake maps (mappe si scuotimento in termini di intensità).
fonte: ufficio stampa