Firenze, 18 gennaio 2017 – Il 2017 inizia a Careggi con l’inaugurazione dei nuovi Ambulatori della Diabetologia, Nutrizione clinica e Obesiologia. La struttura che organizza e concentra varie attività assistenziali al piano interrato del Nuovo Ingresso Careggi (NIC) sarà presentata dal Direttore Generale Monica Calamai e dall’Assessore alla Sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi, nel corso di un evento in programma giovedì 19 gennaio alle ore 12.00 in Largo Brambilla 3 a Firenze.
I nuovi ambulatori sono nell’edificio dove oltre all’accesso principale dell’Azienda ospedaliero universitaria fiorentina ha sede il Centro Servizi di Careggi, con sportelli per le prenotazioni, ritiro referti, pagamento ticket e vari negozi a disposizione degli utenti. Sono oltre 10mila i pazienti visitati nel 2016 dagli ambulatori di diabetologia, nutrizione clinica e obesiologia, con un totale di prestazioni erogate che ammonta a oltre 26mila, in costante aumento con una prevalenza dell’utenza proveniente dall’Area vasta centro.
La collocazione degli ambulatori nel Nuovo ingresso facilita l’accesso alle cure ambulatoriali dei pazienti che spesso sono anziani e con difficoltà di movimento. Gli utenti saranno accolti da sale d’aspetto e studi medici per eseguire la gran parte dei controlli e delle attività ambulatoriali relative al diabete e all’obesità, senza spostarsi in altre strutture di Careggi, ad eccezione della chirurgia del piede diabetico che resta nel padiglione Ponte Nuovo.
L’investimento per la nuova struttura è circa 350mila euro con una superficie complessiva di 460 metri quadri, 6 ambulatori per le visite, 2 studi medici e 4 locali per prestazioni diagnostiche fra cui valutazione della massa corporea, esame del fono dell’occhio, ecografie e prelievi. Sarà possibile assistere oltre 60 pazienti al giorno dal lunedì al venerdì, ma è in programma l’imminente apertura anche il sabato. L’accesso è attraverso il medico curante o mediante gli specialisti di Careggi per valutazioni specifiche e visite di controllo nell’ambito di diversi percorsi assistenziali.
fonte: ufficio stampa