Il 3 dicembre 2016 l’Associazione italiana, che da oltre cinquanta anni si prende cura delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie, celebrerà il 23° anniversario della Giornata della Disabilità. Un’occasione per promuovere una conoscenza approfondita delle problematiche relative ai temi della disabilità, ma soprattutto per ricordare l’importanza del diritto all’inclusione nella società delle tante persone disabili tra cui oltre 189 mila sordociechi
Roma, 2 dicembre 2016 – La Lega del Filo d’Oro celebra, anche quest’anno, la 23^ Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: sancita dalla Commissione Europea nel luglio 1993, questa giornata vuole essere l’occasione per ricordare la situazione, le problematiche e i diritti delle persone con disabilità come nel caso delle oltre 189 mila persone sordocieche che molto spesso vivono una condizione difficile e di isolamento perché affette anche da altre minorazioni di tipo motorio, intellettivo o neurologico.
Ci sono poi 1 milione e 700 mila persone con disabilità alla vista o all’udito, di cui oltre 9.850 sono minori iscritti alle scuole primarie o secondarie: si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità che comportano serie limitazioni nella capacità di comunicare, nell’autonomia personale e nell’apprendimento, oltre a gravi difficoltà anche nella percezione dell’ambiente circostante e nelle relazioni interpersonali.
È per questo che la Lega del Filo d’Oro ha voluto ricordare in questa giornata il diritto delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, a poter partecipare attivamente alla vita sociale: in base infatti allo Studio condotto dall’ISTAT per la Lega del Filo d’Oro nel 2015, risulta che per l’86,7% degli adulti sordociechi rappresenta un problema insormontabile anche solo uscire di casa, utilizzare i mezzi di trasporto (88% dei casi) o accedere agli edifici pubblici (85%) tra cui ospedali, scuole, ecc. Inoltre, il 66,5% delle persone con problemi alla vista e all’udito dichiara di aver difficoltà anche ad incontrare amici e parenti, mentre il 78,7% non riesce ad occuparsi dei propri interessi o a partecipare ad eventi culturali.
Fattori che rendono ancora più complessa e piena di ostacoli la vita di queste persone, precludendogli quasi totalmente la possibilità di una dimensione sociale attiva. Un percorso volto all’inclusione delle persone disabili richiede un impegno forte e costante e un approccio riabilitativo personalizzato – modello quest’ultimo portato avanti, da oltre 50 anni, dalla Lega del Filo d’Oro – che agisca sulle potenzialità residue di queste persone in modo da favorire, quando possibile, il reinserimento graduale nella famiglia e nella società.
“In occasione di questa Giornata – afferma il Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli – vogliamo sottolineare il diritto all’inclusione nella società delle persone con disabilità che potrebbe essere agevolata grazie ad interventi, servizi e ausili che consentirebbero loro di sperimentare condizioni di vita migliori e maggiore livello di partecipazione sociale. È stato infatti ampiamente dimostrato che molto spesso è l’ambiente di vita a condizionare l’inclusione sociale delle persone con minorazioni sensoriali, e questo dovrebbe spingere le istituzioni ad intervenire ad esempio, a partire dalla piena attuazione della legge 107/2010, che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica, come già stabilito dal 2004 in sede europea”.
La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità è fondamentale, dunque, per ricordare anche l’importante lavoro svolto dalle moltissime associazioni italiane che operano nel campo delle disabilità come la Lega del Filo d’Oro che, negli anni, ha saputo rispondere a questa urgente necessità di adoperarsi a favore dell’inclusione sociale delle persone sordocieche, ampliando i propri servizi di assistenza e riabilitazione grazie anche al lavoro svolto dai tantissimi specialisti, medici e volontari dei centri e delle sedi territoriali dove l’Associazione opera.
fonte: ufficio stampa