Accesso al cibo e sicurezza alimentare. Esperti all’Università di Torino per il primo Geoprogress Global Forum

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pane-ciboTorino, 1 maggio 2016 – Martedì 3 e mercoledì 4 maggio dalle ore 14.00 nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino (via Verdi 8) si svolge la prima edizione del Geoprogress Global Forum (GGF) dedicata al tema “Geography, Food and Security Policies”.

Il Forum dell’organizzazione non-profit di accademici italiani Geoprogress Onlus permetterà un dibattito critico e documentato sui problemi della sicurezza alimentare, i cui esiti possano essere utilizzati per individuare indicazioni concrete e suggerimenti per l’elaborazione di politiche che assicurino maggiori e migliori opportunità di accesso al cibo a tutte le popolazioni del mondo.

Tra gli interventi introduttivi, moderati da Francesco Adamo, Professore Emerito all’Università di Torino e Presidente di Geoprogress Onlus, si segnalano quelli di Ana Maria Viegas Firmino (Presidente dell’ IGU Commission on the Sustainability of Rural Systems), Adolfo Brizzi (IFAD, Director of the Policy and Technical Advisory Division), Lorenzo Bellù (FAO, Economic and Social Development Department), l’On. Brando Beinfei (Parlamento Europeo), oltre ai saluti di Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino, e Piero Fassino, Sindaco della Città di Torino.

I temi affrontati coinvolgono le relazioni tra il cambiamento climatico e la food security, l’erosione del suolo e altri cambiamenti naturali che condizionano la produzione agricola, struttura e tendenze del mercato mondiale del cibo, problemi connessi al land grabbing e alla produzione di biocombustibili, relazioni tra migrazioni e cultura alimentare. Sarà presentata l’iniziativa “Atlante del cibo” lanciata dal prof. Egidio Dansero (Università di Torino).

Nel trimestre gennaio 2007-marzo 2008 l’andamento del Food Price Index ha segnato un aumento medio del 70% dei prezzi dei generi alimentari di primaria necessità, con conseguente lievitazione della spesa per l’alimentazione. Per i paesi poveri tale valore si è situato sulla soglia del 90%, aggravando ancor di più la pregressa situazione di fame diffusa e malnutrizione. L’elevata volatilità dei prezzi orienta gli esponenti politici di molti paesi a “comprare” terreni nelle aree più povere per garantire, attraverso il controllo della produzione, la sicurezza alimentare alla loro popolazione.

Le fasce più deboli della popolazione del Sud del mondo, espropriate delle loro terre, vedono leso il loro stesso diritto di sovranità alimentare sancito nel 2001 nella Dichiarazione del World Forum on Food Sovereignty dell’Avana. Ma a essere condizionati dalle decisioni in materia di cibo sono gli stessi equilibri geopolitici mondiali.

Il dibattito sul cibo tende a concentrarsi sulle implicazioni morali della ineguale distribuzione delle risorse alimentari tra un Sud del mondo dove ancora quasi un miliardo di persone soffrono fame e malnutrizione e un Nord caratterizzato da incertezza politica e una crescente preoccupazione per le questioni etiche, ambientali e sanitarie legate ai modelli di consumo.

Food security, food safety, politiche agricole rappresentano oggi temi molto discussi ma ancora lontani da necessarie soluzioni come dimostrano le controversie in seno dell’Organizzazione Mondiale del commercio e il rafforzamento da parte dei paesi sviluppati (USA e UE) del protezionismo del settore agricolo.

Sono partner e sostenitori dell’iniziativa: il Dipartimento Interateneo di Scienze Progetto e Politiche del Territorio, l’Università degli Studi di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Regione Piemonte e la Città di Torino.

fonte: ufficio stampa

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