8 equipe chirurgiche per rimuovere massa tumorale estesa fino al cuore. Eccezionale intervento salva la vita a 47enne

Un meeting di professionisti multi organo dell’Aou di Padova ha pianificato un super-intervento chirurgico con il coinvolgimento di più equipe multidisciplinari di cardiochirurghi, chirurghi epato-biliari, ginecologi, endocrinochirurghi, chirurghi vascolari, urologi, radiologi interventisti e cardioanestesisti

Padova, 24 febbraio 2021 – La paziente di 47 anni presentava una massa di grandi dimensioni che si estendeva dalla vena gonadica e renale di sinistra attraverso la vena cava inferiore fino al cuore ostruendole il normale ritorno venoso. A causa di questa massa, manifestava una grave incapacità di movimento a seguito dell’imponente edema con frequenti svenimenti e il rischio di arresto cardiaco.

Ricoverata presso il Centro Gallucci in Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, la diagnosi confermava una patologia complessa a coinvolgimento multiorgano. La massa era estesa per 35 cm dalla vena gonadica fino al cuore e impediva a diversi organi, rene, fegato, intestino, cuore e tiroide di funzionare correttamente.

Un meeting di professionisti multi organo ha pianificato un super-intervento chirurgico con il coinvolgimento di più equipe multidisciplinari di cardiochirurghi, chirurghi epato-biliari, ginecologi, endocrinochirurghi, chirurghi vascolari, urologi, radiologi interventisti e cardioanestesisti.

Oltre 30 tra chirurghi e operatori sanitari coinvolti di 8 equipe multidisciplinari si sono alternati in sala operatoria:

  • Cardioanestesisti: Dr. Demetrio Pittarello, Dr. Karmi Shafer, Dr. Leone Pasini, Dr. Marco Vallin
  • Endocrinochirurghi: Prof. Maurizio Iacobone, Dr. Costantino Pagetta, Dr. Matteo Bussi
  • Cardiochirurghi: Prof. Gino Gerosa, Dr. Vincenzo Tarzia, Dr. Andrea Gualtiero Cavicchiolo
  • Radiologi Interventisti: Dr. Michele Battistel, Dr. Stefano Groff
  • Chirurghi Epato-Biliari: Prof. Umberto Cillo, Dr. Alessandro Vitale, Dr.ssa Giulia Nezi
  • Ginecologo: Dr. Carlo Saccardi
  • Urologo: Prof. Fabrizio Dal Moro
  • Chirurghi Vascolari: Prof. Franco Grego, Dr. Piero Battocchio
  • Perfusionisti: Fabio Zanella, Federica Raffin
  • Tecnico Radiologo: Nicoletta Carraro
  • Infermieri: Biagio Buonvicino, Edda Caon, Giuseppe Di Lorenzo, Margherita Antinori, Roberto Marcolin, Veronica, Sinigaglia, Francesca Bonato, Michela Senatore, Raffaele Dallan

L’intervento durato 14 ore, iniziato alle ore 8.00 e terminato alle 22.00, è stato eseguito qualche settimana fa. L’operazione, preparata nei dettagli, prevedeva che tutte le equipe intervenissero in sequenza sul campo operatorio. I cardiochirurghi hanno utilizzato il sistema AngioVAC per la microinvasività e poter così rimuovere la massa all’interno del cuore con una tecnica micro-invasiva senza aprire il torace, a cuore battente.

L’equipe multispecialistica, ha utilizzato durante l’intervento, le più sofisticate tecniche di imaging intraoperatorie dall’ecocardiografia transesofagea tridimensionale a quanto i radiologi interventisti hanno messo in atto grazie alle loro immagini fluoroscopiche ai raggi X, che hanno ottimizzato la visualizzazione delle strutture cardiache e delle vene coinvolte dalla massa agevolando l’aspirazione della massa stessa.

I chirurghi epato-biliari sono intervenuti per la derotazione del fegato e l’isolamento della cava inferiore sovrepatica. I cardiochirurghi, chirurghi epato-biliari, chirurghi vascolari, cardioanestesisti e perfusionisti hanno operato contemporaneamente per la rimozione della massa dalla vena cava inferiore e, grazie all’impiego dell’ECMO è stata garantita la stabilizzazione della paziente durante tutto l’intervento chirurgico, riducendone al minimo il rischio di emorragia. Gli endocrinochirurghi, ginecologo e urologo hanno garantito la funzionalità dei distretti di loro competenza nel percorso di asportazione della massa.

La paziente, risvegliata ed estubata in meno di 24 ore dal riuscito intervento, è stata trasferita nel reparto di Cardiochirurgia, dove ha avuto un regolare decorso post operatorio. Dimessa da pochi giorni, versa in buone condizioni e si sta riprendendo. È felice che anche l’esame istologico sia risultato di natura benigna.

La schiera di chirurghi dell’eccezionale intervento
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