Il successo di questo straordinario soccorso non è dato solo dal cuore che ha ripreso il suo ritmo, ma da un lavoro di squadra fatto di cittadini, istituzioni, associazioni, volontari e personale sanitario
Arezzo, 26 gennaio 2019 – Erano da poco passate le 13:30 di mercoledì e davanti ad una scuola aretina sembrava un giorno come un altro. Il nonno di 72 anni scende dall’auto del figlio per andare a prendere il nipote, ma da lì a poco si accascia a terra.
Come fosse ormai tutto automatico, ecco che parte la Rete del soccorso.
Siamo ad Arezzo, la città del cuore, dove i cittadini sanno bene cosa devono fare: subito la telefonata al 118, non c’è tempo da perdere in questi casi, i danni cerebrali arrivano solo dopo 5 minuti dall’arresto cardiocircolatorio.
È un autista del pullman ad iniziare il massaggio cardiaco mentre gli astanti prendono il defibrillatore nella scuola. Istituzioni, scuole comprese, conoscono l’importanza di questo piccolo oggetto salvavita.
L’automedica e l’ambulanza Blsd della Croce Bianca di Rigutino arrivano in breve tempo, l’uomo viene intubato e nel frattempo arriva la Misericordia di Arezzo con il Lucas, il massaggiatore automatico che permette il trasporto in ospedale senza interrompere il massaggio. In emodinamica dell’ospedale San Donato i cardiologi lo stanno aspettando, è tutto pronto per intervenire subito. Viene poi trasferito in Rianimazione dove adesso è ancora ricoverato.
Il successo di questo straordinario soccorso non è dato solo dal cuore che ha ripreso il suo ritmo, ma da un lavoro di squadra fatto di cittadini, istituzioni, associazioni, volontari e personale sanitario. Persone che forse prima di ieri non si erano mai incontrate, ma come colleghi che si conoscono da anni, hanno saputo cosa fare lavorando in sinergia.