6 milioni di bambini allergici in Italia. La guida degli specialisti dell’ospedale Bambino Gesù

Roma, 2 novembre 2020 – Nel mondo oltre mezzo miliardo di bambini e ragazzi soffre di allergia. Ne esistono tanti tipi: respiratoria, alimentare, ai farmaci, al veleno degli insetti, ciascuna con manifestazioni e trattamenti diversi che condizionano la vita dei piccoli allergici. Dagli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, una guida con i consigli alle famiglie per gestire al meglio la malattia e le indicazioni per prevenire reazioni molto gravi come lo shock anafilattico.

“Con oltre 1 miliardo di persone nel mondo con rinite allergica e 1 miliardo con asma, l’umanità sta vivendo uno tsunami allergico – sottolinea il prof. Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù – L’allergia è considerata una malattia del “mondo sviluppato”. La crescita, infatti, si registra soprattutto nei Paesi occidentali e coinvolge strati sempre più ampi della popolazione. In Europa si stima che 8 milioni di persone soffrano di allergie alimentari, una fonte di preoccupazione soprattutto tra i più piccoli: almeno 1 bambino su 20, infatti, è allergico a uno o più alimenti. In Italia i bambini da 0 a 14 anni colpiti da rinite, asma e allergie alimentari sono più di 6 milioni”.

L’allergia è una reazione anomala ed esagerata del sistema immunitario provocata dall’esposizione a sostanze normalmente innocue, denominate allergeni, presenti nell’ambente come componenti dell’aria (pollini, muffe, polveri), del cibo, dei farmaci o del veleno di insetti come api, vespe e calabroni. L’allergia si manifesta in modi molto diversi e con gravità variabile, è predisposta dalla presenza di casi in famiglia e può comparire a qualsiasi età.

Ad oggi – sottolineano gli allergologi – l’unica terapia in grado di curare sia la causa che i sintomi dell’allergia è l’immunoterapia specifica che crea una barriera protettiva tramite la ripetuta somministrazione di specifici allergeni. I benefici sono stati documentati per rinite, congiuntivite, asma e veleno di insetti, mentre non esistono ancora studi definitivi sull’efficacia per l’allergia alimentare. Per i casi più complessi di allergia agli alimenti si sta invece rivelando promettente un farmaco biologico sperimentale (il cui prototipo è l’omalizumab), in grado di ridurre il rischio di reazioni gravi come lo shock anafilattico.

Nel volume “A scuola di salute”, consultabile sul sito dell’Ospedale, si spiega anche la differenza tra allergie e intolleranze, disturbi con caratteristiche diverse. L’intolleranza, infatti, non coinvolge il sistema immunitario, ma consiste nell’incapacità, totale o parziale, di digerire o di metabolizzare varie sostanze contenute nei cibi. Alcune intolleranze hanno una causa genetica e compaiono precocemente, fin dall’infanzia. Vengono diagnosticate con esami specifici (breath test, test del DNA) e la cura consiste nell’escludere dalla dieta gli alimenti ‘incriminati’.

La guida si chiude con un’ampia sezione di consigli pratici e suggerimenti di prevenzione per le famiglie con un bambino allergico: come evitare di essere punti dagli insetti; gli accorgimenti da adottare in casa per chi è allergico ai pollini/acari e le indicazioni per la gestione dei casi di bambini con allergia alimentare, da come leggere le etichette dei prodotti a come insegnare a un bimbo, fin da piccolo, a evitare i cibi che gli fanno male.

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