Arezzo, 2 marzo 2018 – Un Centro di simulazione di alto livello che ha già formato più di 400 persone tra medici, infermieri e Oss. È quello che si trova nei locali della Facoltà di Scienze infermieristiche di Arezzo. Fortemente voluto dai direttori dei Dipartimenti dell’Emergenza-Urgenza e di Area Funzionale, Massimo Mandò e Marco Feri della Asl Toscana sud est, ospita corsi sulle tecniche di rianimazione di base e rianimazione avanzata, corsi per la soluzione delle problematiche cliniche in sala parto o in sala operatoria. L’ultimo si è tenuto proprio sabato scorso ed ha visto riuniti anestesisti provenienti da tutta la Toscana.
La ‘simulazione’ rappresenta lo strumento più avanzato in grado di promuovere una formazione efficace per il personale sanitario a tutti i livelli e la struttura di Arezzo è dotata di manichini, computer, centro di controllo, zona di preparazione e discussione, cioè tutto quanto occorre per la simulazione avanzata di scenari clinici.
“Il centro di simulazione ad alta fedeltà è così chiamato – spiega Marco Feri – perché non si basa solo sulla lezione teorica frontale ma sviluppa lo scenario e la sua dinamica nel lavoro di equipe realizzando una fedele situazione pratica con strumenti di alto livello. Così i tre volti principali della simulazione che sono quello fisico (legato alle proprietà dello strumento di simulazione) quello concettuale ( legato alla nostra visione e rappresentazione del simulatore e alla cultura personale) e quello esperienziale (legato al vissuto emozionale che il simulatore/manichino ci può evocare anche inconsciamente) vengono a realizzarsi su tutti i partecipanti che collaborano alla soluzione del caso clinico proposto”.
“Naturalmente – continua Massimo Mandò – per fare questo servono dei formatori non solo con una grande professionalità, ma anche con una certa sensibilità, in grado di rendere il corso efficace per il partecipante e nel nostro centro sono presenti formatori che hanno sviluppato un percorso specifico in materia a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso”.
Il centro di simulazione, attivo da due anni, è in via di accreditamento da parte della SIAARTI (Società italiana di anestesia rianimazione) e apre le porte anche agli operatori sanitari di altre regioni.