2017, un anno di terremoti. L’analisi di INGV

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La mappa della sismicità localizzata nel 2017 dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV

Roma, 23 gennaio 2018 – Nel corso del 2017 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato, grazie alla Rete Sismica Nazionale (RSN), 44.459 terremoti sul territorio italiano e nelle zone limitrofe. Una media di oltre 120 eventi al giorno, 5 ogni ora. Un terremoto ogni 12 minuti.

Tra i 44.459 rilevati dalla RSN nel 2017, circa 37.000 possono essere considerati repliche della sequenza in Italia centrale, iniziata il 24 agosto del 2016 e tuttora in corso. Il numero totale è sensibilmente inferiore a quello dell’anno precedente (circa 53.000), ma molto più alto del 2015 e del 2014 (rispettivamente 15.000 e 24.300 circa).

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Numero annuale di terremoti localizzati dall’INGV dal 2012 al 2017

Qualche numero per i terremoti del 2017 in Italia e dintorni:

  • 5 eventi di magnitudo maggiore o uguale a 5.0: uno di questi avvenuto in Albania, 4 nella zona di Campotosto (AQ);
  • 21 di magnitudo tra 4.0 e 4.9: 6 di questi avvenuti nei mari circostanti e nei Paesi limitrofi;
  • 370 di magnitudo tra 3.0 e 3.9: di questi, alcuni avvenuti nei mari circostanti e nei Paesi limitrofi;
  • 224 di magnitudo ≥2.0: di questi, alcuni avvenuti nei mari circostanti e nei Paesi limitrofi.

Quasi il 90% dei terremoti localizzati in Italia nel 2017 hanno magnitudo minore di 2.0, il che vuol dire che probabilmente non sono stati avvertiti dalla popolazione, salvo qualche eccezione (per esempio in caso di ipocentri molto superficiali).

Nella tabella qui sotto sono riportati tutti gli eventi registrati dalla Rete Sismica Nazionale di magnitudo pari o superiore a 4.0 sul territorio nazionale.

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Altri eventi di magnitudo maggiore di 4 sono stati rilevati dalla Rete Sismica Nazionale nei Paesi e nei mari intorno all’Italia (in particolare in Svizzera, in Bosnia e nel Mar Ionio).

L’andamento dell’attività sismica in Italia nel 2017 è dominato dall’evoluzione della sequenza in Italia centrale, come si evidenzia nel grafico qui sotto, nel quale sono rappresentati gli eventi sismici registrati mese per mese. Per comprendere l’impatto della sequenza iniziata ad agosto 2016 sulla sismicità complessiva, nel grafico sono rappresentati oltre al numero totale di eventi localizzati nel territorio nazionale (colonne in blu), anche il numero di eventi nell’area della sequenza (in rosso) e il numero di eventi fuori dall’area della sequenza (in verde).

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Gli eventi sismici registrati mese per mese nel 2017: il numero mensile totale di eventi localizzati nel territorio nazionale (colonne in blu), il numero di eventi avvenuti nell’area della sequenza in Italia centrale (in rosso), il numero di eventi fuori dall’area della sequenza (in verde)

L’andamento della sismicità al di fuori dell’area della sequenza (colonne verdi) si mantiene piuttosto costante durante tutti i mesi dell’anno, con un numero mensile di eventi che oscilla tra i 400 e i 660. Il grafico sopra fa anche notare l’andamento in decrescita dell’attività relativa alla sequenza in Italia centrale (colonne rosse): dai circa 9.000 eventi del mese di gennaio si passa a circa 1.000 di dicembre 2017.

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