Genova, 29 giugno 2020 – Da oggi, con il primo intervento di chirurgia vascolare nella nuova e modernissima sala ibrida, inizia l’attività del nuovo blocco operatorio dell’Ospedale Policlinico San Martino. 10 moderne sale operatorie di cui una dedicata alla chirurgia robotica, attività rilevante ed innovativa che coinvolge già la chirurgia generale e coinvolgerà anche altre chirurgie specialistiche, e un’altra ibrida, dotata cioè di un moderno angiografo e strumentazioni che consentono interventi condotti con tecnica endovascolare e sotto controllo radiologico ma anche con tecnica open o mista quando questo fosse necessario. Costo complessivo 21 milioni di euro.
Il nuovo blocco consta di 10 sale operatorie totalmente nuove e attrezzate, cui si aggiungeranno altre 4 sale del vecchio blocco operatorio che sono andate incontro a un processo di ‘upgrading’ con connessione in rete con le altre sale e possibilità di richiamo dati e integrazione delle immagini. Saranno disponibili ampie aree con postazioni completamente monitorizzate che garantiscono la totale sicurezza sia nella fase di preanestesia prima dell’intervento chirurgico che la gestione dell’immediato postoperatorio. Inoltre l’inizio dell’attività in questa nuova ala permetterà di avviare lavori di manutenzione, ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi nell’intero Monoblocco per la totale gestione chirurgica ed intensivistica dei pazienti più complessi in questa unica sede.
In particolare verrà rimodulata la disponibilità e la funzionalità delle aree di terapia intensiva ricavando un’area dedicata esclusivamente alla terapia intensiva postoperatoria cardiovascolare e una nuova terapia intensiva cardiologica (UTIC) a supporto di due moderne sale di cardiologia interventistica avanzata e di una sala di aritmologia. La maggiore disponibilità di spazi operatori permetterà anche di riprogettare e ampliare la consolidata attività di trapianto di organi solidi.
“Un risultato eccezionale che sottolinea il valore del lavoro di squadra – dichiara Giovanni Ucci, Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico San Martino – Se San Martino è riuscito a centrare l’obiettivo nei tempi previsti superando gli imprevisti e le difficoltà incontrate nel percorso è stato solo grazie alla determinazione, alla collaborazione ed alla coesione di tutte le componenti tecniche e professionali che hanno contribuito al progetto, con il costante e continuo supporto da parte della componente regionale, riuscendo addirittura a migliorarlo rispetto alle previsioni iniziali grazie ad un certosino lavoro per utilizzare al meglio le risorse che ci erano state messe a disposizione. A me non resta che ringraziare tutti augurando che questo sia un ulteriore passo per permettere al nostro Policlinico di far fronte con sempre maggiore efficacia agli impegni di un grande ospedale di ricerca e formazione di valenza internazionale”.
I direttori dei dipartimenti Chirurgico, Cardio-Toraco-Vascolare e di Anestesia e Rianimazione plaudono al successo ottenuto nonostante il difficile periodo per la sanità legato all’epidemia. Il Policlinico disporrà di una piastra chirurgica di alto livello dotata delle più avanzate tecnologie tra le quali annoveriamo una sala dedicata alla chirurgia dei trapianti,una sala per la chirurgia robot-assistita ed infine una sala ibrida per la gestione completa delle patologie chirurgiche cardiovascolari. Il nuovo blocco operatorio insieme alla nuova terapia intensiva cardiovascolare posta nelle adiacenze inserisce un tassello determinante che vede tra il secondo e il quarto piano del Monoblocco il cuore dell’alta intensità clinica.