Roma, 16 dicembre 2021 – Genitori e figli a lezione insieme per imparare a mangiare sano: questo il progetto che interessa 1000 scuole italiane che prenderà il via a gennaio 2022, con alcune attività già partite a ottobre 2021 in Campania e Calabria. L’idea è dell’associazione Pancrazio, che lancia il l’iniziativa “Dammi il 5 – Uniti si vince”, per diffondere la dieta mediterranea attraverso lezioni in aula, laboratori, giochi, guide, corsi, mostre, un portale, un programma televisivo e un festival. Coinvolge sia i piccoli che mamma e papà, responsabili di ciò che viene messo in tavola e includerà anche i pazienti diabetici.
È realizzata in collaborazione con SID – Società Italiana di Diabetologia, SIC – Società Italiana di Cardiologia, SIP – Società Italiana di Pediatria e con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ed è stata presentata oggi in una conferenza stampa al Ministero della Salute.
“Oggi il 44% dei bambini e il 32% degli adulti in Italia hanno chili di troppo – afferma Walter Willett, professore di Epidemiologia e nutrizione presso la Harvard School of Public Health – e intervenire è necessario. L’idea di farlo a partire dalle primarie per coinvolgere non solo gli studenti ma anche i genitori è lodevole: la scuola non deve insegnare solo ai più piccoli, può essere occasione di formazione per tutti. Una campagna che raggiunge due fasce d’età è innovativa e unica nel suo genere fra i Paesi sviluppati”.
Il progetto – che ruota intorno al numero 5, come i colori dell’alimentazione e i supereroi ideati appositamente – prevede un percorso che si svolgerà nelle primarie, con incontri con i nutrizionisti, laboratori e giochi. I docenti si occuperanno anche della promozione di stili di vita sani, contro la sedentarietà, il fumo e il consumo di alcool.
Ai bambini verrà consegnato un kit composto da una guida su frutta e verdura e una sulla dieta mediterranea, con esercizi e spiegazioni. Saranno poi distribuiti un libro di avventure (Giunti Editore) con protagonisti i supereroi della nutrizione. Sia agli alunni che agli insegnanti verrà somministrato un questionario ogni 6 mesi per verificare il cambiamento della dieta.
I docenti saranno formati grazie a meeting virtuali con il prof. Giuseppe Morino, pediatria e dietologo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ai genitori verrà distribuito un manuale che terrà conto dello stesso percorso realizzato in classe e parteciperanno attivamente con incontri ad hoc con gli esperti di alimentazione.
Verranno realizzati un portale web, un talent show culinario che vedrà sfidarsi i grandi sotto lo sguardo attento dei piccoli giudici e una mostra a tema food firmata dallo scultore Giuseppe Carta, che del cibo ha fatto il suo impegno artistico e sociale, allestita presso uno dei prestigiosi palazzi storici istituzionali della città di Napoli.
Sono partner del progetto l’Università della Calabria e Sipsia – Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia.
“Il peso eccessivo nei bambini è un problema – sottolinea Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria – che con il Covid si è acuito. Si è registrato un aumento di peso di 4,5 kg nel 44% della popolazione ed è necessario un intervento. I figli sono spesso vittime delle cattive abitudini alimentari dei genitori. È importante trovare il modo giusto per trasmettere il messaggio ai piccoli, senza farli sentire obbligati a mangiare qualcosa che non vogliono. Rendere gustoso ciò che fa bene e insegnare loro che può anche essere divertente, stimolarli con giochi e attività dedicate alla loro fascia d’età, significa prevenire uno stile di vita scorretto e patologie future”.
“Dammi il 5” non si rivolge solo ai genitori degli studenti delle scuole partner, ma anche a tutti gli adulti interessati a uno stile di vita migliore e ai diabetici o pre-diabetici, per i quali l’alimentazione riveste un ruolo ancora più importante. “Le persone con diabete sono raddoppiate negli ultimi 30 anni – commenta Agostino Consoli, presidente della SID, Società Italiana di Diabetologia – nel 2016 erano oltre 3 milioni e 200mila. La diffusione di abitudini alimentari scorrette va combattuta attraverso l’educazione al cibo, anche con esempi pratici di ciò che è giusto mangiare e cosa è meglio limitare. Grazie al progetto, ai pazienti verrà consegnato un libro con indicazioni precise, ovviamente da rispettare sotto la supervisione del medico specialista”.
“Molte patologie cardiache sono causate anche da una scorretta alimentazione – spiega Ciro Indolfi, presidente SIC, Società Italiana di Cardiologia – L’obesità aumenta il rischio di infarto, così come un colesterolo alto. Come SIC, essere coinvolti in questo progetto significa dare voce agli specialisti che ogni giorno si impegnano per ricordare che la prevenzione primaria passa spesso dalla tavola e che il cibo non è un elemento secondario della salute”.
“Come Ministero siamo in prima linea per promuovere il benessere – afferma il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri – ‘Dammi il 5’ è un progetto che coinvolge tutte le fasce d’età e che prevede numerose attività. È ancora più utile oggi, perché il Covid ha peggiorato le abitudini alimentari dei cittadini. Favorire una corretta alimentazione significa sia preoccuparci della qualità di vita, sia potenziare la sostenibilità del sistema. La prevenzione è l’arma migliore che abbiamo e questa iniziativa ci permette di diffonderne l’importanza. Non esiste educazione alimentare dei figli senza che i papà e le mamme siano coinvolti”.